Ferì con nove coltellate l’ex moglie, Sandro Signorelli sceglie il rito abbreviato

 
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Gela. Deve rispondere di tentato omicidio ai danni dell’ex moglie Angela Biundo. Così, si è aperta l’udienza preliminare a carico del cinquantenne Sandro Signorelli. L’uomo, attraverso il proprio legale di fiducia, ha deciso di optare per il rito abbreviato.

In sostanza, la sua posizione verrà definita senza la necessità di arrivare in dibattimento. Nel corso dell’udienza tenutasi ieri, si sono susseguite una serie di attività tecniche. Il giudice dell’udienza preliminare Alberto Leone, infatti, si è visto costretto a disporre il rinvio a causa di una mancata notifica in favore della difesa dello stesso Signorelli. Angela Biundo, invece, già da tempo, ha scelto di costituirsi parte civile insieme all’avvocato Giovanna Cassarà. La presunta aggressione che avrebbe potuto provocare conseguenze ancora più gravi si verificò nell’ottobre di un anno fa. Nove fendenti colpirono la donna mentre si trovava all’interno della sua abitazione di via Trinacria, nel quartiere di Marchitello. Signorelli, al culmine dell’ennesima lite, si sarebbe scagliato contro la consorte. Stando agli investigatori, avrebbe utilizzato un grosso coltello da cucina. Angela Biundo venne subito trasportata all’ospedale Vittorio Emanuele, dove fu ricoverata e sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Il marito, invece, si diede alla fuga. Si costituì, però, qualche ora dopo davanti agli agenti di polizia del commissariato di Licata. Allo stato attuale, si trova ancora recluso. Intanto, il giudice dell’udienza preliminare Alberto Leone potrebbe lasciare il procedimento a causa di una probabile incompatibilità.

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