Gela prima di tutto: “Chiarezza sui tempi di apertura del Museo del mare”

 
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Gela. E’ stata indicata come priorità, anche connessa alle esigenze di sviluppo turistico della città. Il gruppo “Gela prima di tutto”, federato con “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca, ritiene che si debba fare chiarezza sull’apertura del Museo del mare, dove dovrebbe trovare collocazione stabile la nave greca che negli scorsi mesi ha mietuto non pochi riscontri. “Avrebbe dovuto aprire le sue porte alla cittadinanza agli albori della stagione estiva. Ma così ovviamente non è stato. Il sindaco Lucio Greco, già all’inizio di questo 2023, aveva indetto una conferenza stampa durante la quale aveva ribadito l’importante occasione per Gela di avere un Museo del mare in corrispondenza del vicinissimo ottantesimo anniversario dello sbarco degli alleati – fanno sapere i dirigenti del movimento – lui e i suoi sostenitori avevano promesso alla città che il sito sarebbe stato aperto fin da giugno. Eppure i cittadini non ne hanno più saputo nulla. Chiediamo all’amministrazione di fornire nel più breve tempo possibile precise informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori al museo nonché sull’utilizzo dei fondi erogati dalla Regione al fine di completare l’allestimento interno: fondi corrispondenti alla cifra di 150 mila euro”. Per il gruppo, l’amministrazione deve “farsi garante” della buona riuscita di tutti i passaggi necessari all’apertura del sito.

“I cittadini devono, per loro diritto, sapere come sono stati spesi questi soldi e in che stato ad oggi si ritrova il sito. Urge una data di fine lavori, soprattutto in considerazione del fatto che a breve, anzi a brevissimo, la città sarà al centro di un importante evento storico e culturale, con l’obiettivo di portare lustro alla nostra città. L’amministrazione- continuano – deve farsi garante della buona riuscita dei lavori, del rispetto dei tempi e delle modalità con le quali i lavoratori preposti operano sul territorio. Questi comportamenti sono alla base della legalità e dello sviluppo, al contrario di altre azioni che danneggiano il territorio. Troppi siti risultano, di fatto, ancora chiusi ed altrettanti bloccati in uno stato di passività, pur avendo già stanziato il denaro necessario ed avviato i lavori”. Per ora, non sono noti inoltre i tempi per la riapertura del museo regionale, chiuso da tempo sempre per lavori.

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