“Gli esuberi potrebbero essere più di venticinque”, gli operai Sudelettra in assemblea: chiesto l’intervento del prefetto

 
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Gela. Operai nelle scorse ore riuniti in assemblea e una richiesta di incontro in prefettura che verrà formalizzata a breve. Il timore di perdere i lavori anche in Enimed. La tensione sale, infatti, tra i lavoratori della Sudelettra, azienda elettrostrumentale da diversi anni impegnata nell’indotto di raffineria Eni e nelle manutenzioni per conto di Enimed. Adesso, a rischio ci sono non solo venticinque posti di lavoro, tra i dipendenti in servizio negli impianti di raffineria, ma anche i circa venti che operano negli appalti di Enimed. “Abbiamo incontrato tutti gli operai della società – spiega il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci – e i timori sono sempre maggiori. Il rischio, almeno in base alle informazioni ancora non ufficiali, è addirittura che l’azienda possa perdere il contratto di manutenzione in Enimed. Significherebbe rinunciare a quasi tutta la forza lavoro”. Una nuova azienda, probabilmente con sede nel nord Italia, potrebbe acquisire i lavori, anche se non c’è ancora l’ufficialità rispetto all’esito delle gare d’appalto bandite dai manager del cane a sei zampe. Gauci, insieme agli altri segretari provinciali Angelo Sardella, per la Fim, e Nicola Calabrese, per la Uilm, sta per scrivere alla prefettura di Caltanissetta. “A questo punto – conclude – chiederemo un incontro alla presenza non solo dei manager di Sudelettra ma anche di quelli del gruppo Amarù che dovrebbero effettuare nuove assunzioni. La situazione, senza chiarezza, rischia di diventare incandescente, almeno da un punto di vista occupazionale”. 

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