Gela. Chiuse le indagini e il ventiseienne Graziano Romano andrà a processo. Il gip del tribunale ha accolto la richiesta di giudizio immediato formulata dai magistrati della procura. La pistola scoperta nell’abitazione. Il giovane, negli scorsi mesi, venne arrestato dai poliziotti del commissariato che, all’interno della sua abitazione, ritrovarono un pistola calibro 7,65 con matricola abrasa. L’arma venne individuata durante una serie di controlli effettuati quando Romano si trovava agli arresti domiciliari. Per i pm, quindi, ci sono tutti gli elementi per portare a giudizio il giovane. Già in fase di interrogatorio, Romano aveva ammesso di aver avuto a disposizione l’arma che, però, non sarebbe stata comunque efficiente. Difeso dall’avvocato Carmelo Brentino, dovrà rispondere alle accuse davanti ai giudici del tribunale. Graziano Romano, sia in primo che in secondo grado, è già stato condannato per il tentato omicidio, risalente a tre anni fa, del coetaneo Igland Bodinaku, raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco mentre si trovava nel suo appartamento di Sant’Ippolito.
