I 45 milioni per Gela, Pd e Megafono con Crocetta: la Caci intanto esclude possibili espulsioni

 
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Gela. “Sono solo polemiche di campanile che non hanno alcuna attinenza con la realtà”.

Pd e Megafono con Crocetta.E’ questa, in sintesi, la posizione espressa dal Partito Democratico locale e dalla coordinatrice del Megafono Laura Caci dopo le critiche mosse al presidente della regione Rosario Crocetta in relazione ai 45 milioni di euro che il Patto per la Sicilia destinerebbe a Gela. A sollevare il caso sono stati alcuni deputati regionali proprio del gruppo Pd che non hanno visto di buon occhio una suddivisione dei fondi, in totale ammontanti a 2,5 miliardi di euro, ritenuta fin troppo squilibrata in favore di Gela rispetto ad altri comuni dell’isola. “Il fatto che il presidente Crocetta abbia comunque deciso d’investire sulla città – spiega Laura Caci – è un segnale importante lanciato anche in direzione di chi lo ha sempre criticato, accusandolo di essersi disinteressato proprio di Gela”. Dello stesso avviso sono i democratici locali e il deputato regionale Giuseppe Arancio. “L’attenzione del governo regionale nei confronti di Gela, dichiarata area di crisi complessa – scrivono lo stesso Arancio, Giuseppe Gallè, Carlo Romano e Vincenzo Cirignotta – appare profondamente opportuna, necessaria e motivata, perché stiamo parlando di risorse finanziarie destinate ad interventi da realizzare nelle aree interessate da processi di deindustrializzazione, come Gela e Termini Imerese. Sono comunque risorse insufficienti rispetto alle problematiche dei territori interessati.Qualcuno forse dimentica che Gela, nel corso di questi anni, con la raffinazione del petrolio ha dato all’intera Italia centinaia di milioni di euro in accise, in quanto realtà economica che non ha vissuto di finanza derivata ma di lavoro produttivo”. Nell’elenco ci sono lo stanziamento da 17 milioni per la costruzione di una piscina coperta a Marchitello, altri 8,8 milioni come misura di contrasto al dissesto idrogeologico nella zona dell’Orto Pasqualello, 19 milioni destinati alla “riqualificazione urbana” di undici diverse vie di Gela, 350 mila euro per l’”ingresso pedonale Sud dell’Ospedale con annessa villetta e area giochi”, e 200 mila euro per gli ex granai del Palazzo Ducale che oggi sono utilizzati per convegni e mostre. Diversi contributi erano presenti anche nell’elenco originario successivamente modificato. Tra questi, anche i 250 mila euro per la creazione di un’area verde attrezzata “per cani con percorso agility” a Macchitella e sono previsti contributi anche per la bonifica dall’amianto, in questo caso circa 50 milioni.

“Niente espulsioni nel Megafono cittadino”.Intanto, proprio sul fronte interno al Megafono del presidente Crocetta, la stessa Laura Caci esclude ipotesi di espulsioni dal movimento a livello cittadino. “Esprimo soddisfazione – spiega la coordinatrice – per la scelta di Antonio Torrenti e Giuseppe Guastella come presidenti delle commissioni comunali sviluppo economico e affari generali. Di certo, ci sarà la necessità di un confronto più approfondito tra tutti i consiglieri del Megafono ma, allo stato attuale, mi sento di escludere qualsiasi ipotesi d’espulsione”. Non è un mistero, comunque, che all’interno del gruppo consiliare crocettiano si susseguano contrasti interni, rafforzati dall’elezione di Torrenti e Guastella alla presidenza di due importanti commissioni. Scelte che hanno fatto tuonare all’inciucio, così come ribadito in maniera decisa dall’altro consigliere del Megafono Sara Bonura. Allo stato attuale, il Megafono, oltre ai quattro consiglieri comunali, conta le due presidenze di commissione e la vice presidenza del consiglio comunale con Maria Pingo. In estate, il Megafono venne abbandonato da Carmelo Casano che, fortemente critico rispetto alle modalità di gestione del gruppo in città, si dichiarò indipendente. Casano, però, ha comunque mantenuto stretti rapporti politici con alcuni esponenti locali del Megafono, ad iniziare dai due neo presidenti di commissione Antonio Torrenti e Giuseppe Guastella.

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