I fedelissimi non mollano Crocetta, “Riparte Sicilia si fa anche in città”: Vella, “Arancio non decide le candidature”

 
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Gela. Nonostante la bufera giudiziaria che ha investito la Regione, coinvolgendo anche lo stesso presidente, i crocettiani non mollano la presa.


L’incontro a Caltanissetta. I vertici locali del Megafono, pronti ad abbracciare Riparte Sicilia, negli scorsi giorni hanno incontrato il senatore Giuseppe Lumia. A Caltanissetta, ufficialmente, l’appuntamento era fissato per fare un primo bilancio dopo l’appoggio alla mozione di Michele Emiliano. Ovviamente, è stata comunque l’occasione per saldare i prossimi puntelli politici, a cominciare dall’avvio del progetto locale di Riparte Sicilia, il movimento che dovrebbe sostenere la corsa a Palazzo d’Orleans dello stesso Crocetta. “Riparte Sicilia arriverà anche in città – dice la coordinatrice del Megafono Laura Caci – non ci siamo dati tempi definiti, ma c’è la convinzione di portare avanti il progetto”. Dal Pd locale, però, almeno con il deputato regionale Giuseppe Arancio, è partita una prima allerta.

Vella ribatte ad Arancio. “Sull’appoggio a Crocetta – ha detto il dem che punta alla ricandidatura all’Ars – non c’è nulla di scontato. E’ necessaria una consultazione ampia”. Uno stop, seppur abbozzato, che non è affatto piaciuto ai fedelissimi del presidente. “Le candidature non le decido io né le decide il deputato Giuseppe Arancio – spiega il dirigente regionale Enrico Vella – perché il presidente uscente non dovrebbe ricandidarsi? In città, con l’appoggio alla mozione Emiliano, siamo riusciti ad ottenere molti più voti rispetto alla mozione Renzi. Non credo che la figura del presidente sia sgradita agli elettori, anzi. L’inchiesta di Palermo? Da quanto ho avuto modo di apprendere dai media, non mi risulta che il presidente sia indagato, ma ha solo ricevuto un avviso per essere sentito dai magistrati”. Insomma, nonostante la figura politica dell’ex sindaco sia al centro di un marasma, che gli starebbe facendo perdere terreno nella sua personale corsa verso la riconferma, i fedelissimi stanno con lui e sembrano intenzionati a non ascoltare eventuali ordini di scuderia, soprattutto lanciati dal Pd.

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