I numeri del condono edilizio, tanti non riescono a pagare: Salinitro, “pensiamo ad una convenzione con le banche”

 
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Gela. “Abbiamo scelto di prorogare il rapporto con la società Politecnica

anche perché, al momento, i nostri operatori comunali non riescono, dato il numero assai esiguo, a coprire tutte le diverse attività già avviate dagli uffici”.

Una convenzione con le banche? L’assessore all’urbanistica Francesco Salinitro conferma, inoltre, che è stato dato mandato alla società modenese di valutare quelle pratiche di condono edilizio ancora in bilico a causa del mancato deposito della documentazione integrativa o dell’assenza dei pagamenti dovuti dagli utenti. Servizi aggiuntivi che verranno coperti con una somma stimata in 300 mila euro. “Sappiamo che in molti casi – spiega l’esponente della giunta Messinese – i cittadini, soprattutto in questo periodo, si trovano in evidenti difficoltà economiche e non sempre riescono a completare il pagamento degli oneri per il condono edilizio. Intanto, abbiamo incaricato la società Politecnica con l’obiettivo, tra l’altro, di riprendere proprio quelle pratiche a rischio, nel tentativo di evitare che vengano chiuse con un diniego. Ci siamo accorti, dai dati in nostro possesso, che il Comune ha incassato molto di meno rispetto a quanto preventivato. Per questa ragione, stiamo pensando ad un’eventuale convenzione con gli istituti di credito che potrebbero intervenire a sostegno di utenti non in grado di completare l’iter proprio per mancanza di fondi. E’ un’idea sulla quale lavoreremo”.

S’incassa meno del previsto. In base ai numeri arrivati in mano all’assessore Salinitro, fino ad oggi sono 4 mila le pratiche di sanatoria concluse con il rilascio di concessione, 4.200 quelle che hanno ricevuto un diniego, 3 mila attendono ancora eventuali integrazioni documentali o il pagamento degli oneri, 200 sono state chiuse negativamente davanti a casi conclamati d’inedificabilità. Nelle casse del municipio, almeno potenzialmente, dovrebbero entrare oltre 9 milioni di euro solo per gli oneri ma 4 milioni risultano ancora non pagati. Sul fronte delle oblazioni, invece, Palazzo di Città dovrebbero incassare qualcosa come 4 milioni e mezzo di euro ma all’appello ne mancano quasi 2 milioni.  

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