Andata e ritorno dello stretto per il nuotatore gelese Serafino Lo Piano

 
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Messina. Lo scorso13 giugno  si è svolta a Messina la traversata dello stretto, un evento organizzato dalla Swimming Travel, un’associazione regolarmente riconosciuta e con la partecipazione della Federazione Italiana Cronometristi.
La traversata è partita da Punta Faro (ME) ed ha visto numerosi partecipanti. Di questi solo quattro hanno completato la traversata andata e ritorno, tra cui il nostro concittadino Serafino Lo Piano, con un tempo di 2 ore e 36 minuti. Le condizioni del mare (correnti, temperatura, meduse…) hanno reso particolarmente difficoltosa l’impresa, oltretutto portata a termine senza l’uso di muta da Lo Piano, unico tra tutti ad aver fatto questa scelta.

Serafino Lo Piano, nipote dell’omonimo compianto poeta gelese, è nato e cresciuto a Gela ed è dirigente d’azienda in una società di trasporti. Da sempre appassionato di sport, si è dedicato nel corso della sua vita a diverse discipline a livello agonistico. Per quanto riguarda il nuoto, la traversata dello stretto di Messina non è per lui un’esperienza del tutto nuova, avendo già partecipato alle 57^ e 58^ edizione della Traversata dello Stretto. A maggio scorso, inoltre, Lo Piano ha preso parte in Sardegna ai Campionato Mondiali di Nuoto World Aquatics Open Water Swimming World Cup 2023, categoria Master.

“Sono nato a Gela e il mare fa parte di me da sempre. Faccio un lavoro molto frenetico e nuotare mi fa ritrovare me stesso, mi aiuta a riflettere. Molte idee che ho applicato in ambito professionale e si sono rivelate di successo mi sono venute nuotando” – commenta Lo Piano. “Sin da bambino sognavo di attraversare lo stretto a nuoto e ormai sono alla quarta attraversata. Questa però è stata speciale: nuotare partendo dalla Sicilia, toccare la Calabria e poi tornare nuovamente a nuoto nella mia Isola è stata un’emozione indescrivibile. Non è mancata la fatica naturalmente, ma quando questa si faceva più sentire, pensavo che ad accompagnarmi in questa avventura c’erano mia padre Agostino e mia sorella Maria Cristina, che mi seguivano con la barca: la vittoria è sempre della squadra, anche negli sport individuali, e la mia è stata con loro”.

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