L’abitazione del vicino imbrattata e le minacce, assolta una donna: non c’era lei dietro ai danneggiamenti

 
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Gela. Non era lei a perseguitare il vicino di casa. Danneggiamenti, insulti, e una quotidianità fatta di presunte angherie. Il giudice Silvia Passanisi, però, ha assolto la donna finita a processo. L’imputata rispondeva di diversi capi di imputazione, compresi appunti le ingiurie e l’imbrattamento dell’abitazione del vicino. Nell’esporre le proprie conclusioni, il difensore, l’avvocato Tommaso Vespo, ha però sottolineato l’assenza di elementi certi per collegare la donna alle vicende descritte dal vicino, sottoposto a continue angherie. In assenza di riscontri chiari, il legale ha chiesto, ottenendola, l’assoluzione.

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