La droga per finanziare gli Emmanuello, Gianluca Pellegrino non parla davanti al giudice

 
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Gianluca Pellegrino al momento del blitz "Falco"

Gela. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Sarebbe il nuovo capo degli Emmanuello. Il trentaduenne Gianluca Pellegrino, detenuto nel carcere di Caltanissetta, si è presentato davanti al giudice delle indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia. Pellegrino, finito al centro dell’inchiesta “Falco”, è considerato il nuovo leader del clan di cosa nostra degli Emmanuello. Difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, ha scelto di non rispondere alle domande formulate dal gip. In base a quanto emerge dall’indagine condotta dagli agenti della mobile di Caltanissetta e da quelli del commissariato di via Zucchetto, coordinati dai magistrati della Dda nissena, sarebbe stato proprio Gianluca Pellegrino a cercare di riorganizzare il clan, finanziandolo principalmente per il tramite dello spaccio di droga a tappeto. Intanto, nelle scorse ore, si è consegnato il ventiquattrenne Giuseppe Di Noto, l’unico tra gli indagati a non essere stato subito rintracciato dagli investigatori. Si trovava fuori dalla Sicilia per ragioni di lavoro. E’ finito ai domiciliari così come Giovambattista Campo, Pietro Caruso, Emanuele Faraci, Orazio Tosto, Angelo Famao, Jonny Cavallo e Guido Legname. Domani, verranno tutti sentiti dal giudice delle indagini preliminari.

 

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