La morte di Fabrizio Cusimano sulla Gela-Manfria, arriva il rinvio a giudizio per il conducente dell’auto

 
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Gela. Rinviato a giudizio. Dopo la richiesta del pubblico ministero Lara Secaccini, a processo va l’agrigentino Diego Leone.

Lo schianto sulla statale 115. L’uomo è accusato di omicidio colposo dopo la morte del dipendente di banca trentottenne Fabrizio Cusimano. La vittima era in sella alla sua Triumph Speed Triple quando, nell’agosto di due anni fa, venne sbalzato via lungo un tratto della statale 115, all’altezza di Montelungo. Il centauro morì sul colpo. Dopo i primi rilievi e le perizie dei tecnici, si arrivò ad ipotizzare la responsabilità del conducente dell’auto che, in base alle accuse, avrebbe invaso un tratto della carreggiata sulla quale viaggiava Cusimano. Il rinvio a giudizio è stato caldeggiato anche dagli avvocati Anna Comandatore e Giorgio Milone che assistono i familiari della vittima, pronti a costituirsi parte civile nel procedimento. Le richieste sono state formalizzate davanti al giudice dell’udienza preliminare Veronica Vaccaro che, alla fine, ha deciso per il rinvio a giudizio. La difesa del conducente dell’auto, invece, ha contestato la ricostruzione d’accusa, escludendo qualsiasi invasione di carreggiata da parte dell’agrigentino che, in base a quanto indicato, stava viaggiando proprio in direzione di Licata mentre Fabrizio Cusimano, in sella alla sua moto, faceva rientro in città. Il processo si aprirà il prossimo 25 ottobre. 

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