La “Pirandello” è pronta ma solo a metà, Di Blasi: ombre dietro al mutuo da 6 milioni di euro

 
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L'istituto Pirandello

Gela. Dopo dodici anni si appresta a riaprire il plesso scolastico “Luigi Pirandello”.

Il suono della campanella è atteso senza ulteriori ritardi ma potrebbe essere preceduto da una lunga lista di ombre e problemi sollevati sin dagli interventi di progettazione da divesi esponenti politici, da Piero Lo Nigro a Lucio Greco, Giuseppe D’Aleo e Luigi Farruggia.La richiesta di finanziamento la ultimò l’allora assessore Carmelo Casano.

L’ultima contestazione, risalente allo scorso anno, è invece legata all’esposto in Procura su presunte irregolarità sull’adeguamento sismico e distrazione di denaro pubblico, presentato da Saverio Di Blasi, ambientalista presidente dell’associazione Aria Nuova.

La scuola sarà occupata dagli alunni della “San Francesco” che libereranno gli attuali locali concessi in affitto dalla Diocesi. Dopo il primo sopralluogo sono emerse, però, le prime perplessità. “Non ho ancora le chiavi della scuola – ammette la dirigente Giovanna Palazzolo – Di certo dal primo settembre i locali della San Francesco torneranno alla Diocesi. Il cantiere della Pirandello non è chiuso e non prevede il ripristino dell’altro stabile, più a sud. Una carenza di spazio non indifferente. Preferisco attendere prima di giudicare – spiega – tranne sul fatto che è più piccola rispetto alla San Francesco e dovrò capire dove collocare i laboratori (informatica, linguistici) e la palestra. L’archivio storico non ci va e lo dirotteremo alla “Giudici”, in via Niscemi”.

I lavori sono stati eseguiti dall’agrigetina associazione temporanea d’impresa “Ema Costruzioni srl” di Salvatore Bellia che aveva avuto la meglio sulle 140 imprese, che avevano partecipato alla gara, aggiudicandosi l’appalto da 2 milioni 640 euro.

“Le somme sono uno stralcio di un più ampio finanziamento da 6 milioni di euro, pagabile in 30 anni – incalza l’ambientalista Di Blasi -, che l’amministrazione Fasulo aveva deciso di destinare in parte alla riqualificazione del nuovo tratto del lungomare. La Procura ha un esposto, a mia firma, presentato due anni fa. Le indagini sono in corso. Voglio capire chi rilascerà la certificazione antisismica. Temo che ci sia stata anche distrazione di denaro pubblico perché, nonostante il mutuo da 6 milioni di euro, l’opera non verrà ultimata. Si parlava di demolizione e ricostruzione di una nuova struttura.

Bisogna fare chiarezza. La struttura è stata costruita sopra il vecchio solaio. Siamo rammaricati dall’assenza della Procura”.

“I locali sono agibili, stanno ultimando il collaudo – assicura l’assessore all’Urbanistica, Francesco Salinitro – Entro metà agosto consegneremo la scuola alla preside, in tempo per il trasloco e l’avvio dell’anno scolastico. Il plesso non avrà una palestra, perché non prevista nel’intervento di ristrutturazione programmato precedentemente. Per colmare questa assenza vorremmo utilizzare lo spazio esterno per realizzare una tensostruttura. Di sicuro il nuovo plesso è adeguato da un punto di vista sismico”.

L’intervento contestato da Di Blasi approdato in Procura.

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