Le cene di San Giuseppe per chi non ce la fa, “sono un segnale di carità in tempo di crisi”

 
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Gela. Oltre 8 tonnellate di generi alimentari sono state raccolte dalla Piccola Casa della Misericordia nel corso della festività di San Giuseppe. Un uovo da 5 chili donato dal vescovo Gisana. Anche il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, monsignore Rosario Gisana, si è voluto associare donando un uovo di Pasqua di 5 chilogrammi ai bambini che frequentano la mensa di solidarietà allestita quotidianamente per i più bisognosi dal Centro di corso Vittorio Emanuele diretto dal prete don Lino Di Dio. Per il terzo anno consecutivo la Casa della Misericordia ha ospitato la “Cena” allestita in onore di San Giuseppe da tantissime persone che hanno contribuito a rinnovare l’atto di fede e di devozione al Santo Patriarca, padre della provvidenza. In città sono state venticinque le “Cene” allestite per grazia ricevuta creando un vero percorso di fede e solidarietà capace di creare un turismo religioso-popolare. “La tavolata di San Giuseppe – afferma don Lino di Dio – oltre ad esprimere devozione al santo custode della famiglia e patrono della chiesa universale, è la festa della carità. In questo momento di grave crisi economica è bello vedere come ognuno abbia contribuito con un gesto solidale nei confronti dei più bisognosi. Le 25 tavolate allestite in città sono la viva  testimonianza dell’attenzione che la popolazione ha verso i più poveri. Certo, dovrebbe essere sempre San Giuseppe o Natale per vivere una solidarietà non occasionale ma ordinaria”. Da domani i volontari, seguendo una calendario già predisposto, distribuiranno equamente i pacchi alimentari alle famiglie disagiate.

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