Le orecchie mozzate ad un pitbull in centro, la Lida: “Ci vogliono più controlli…minacciati con un coltello”

 
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Gela. Ha tagliato le orecchie ad un cucciolo in pieno centro storico e minacciato con un coltello il responsabile dell’associazione animalista Lida, rappresentata in città da Gianna Castagna. “Mi ha minacciato con un coltello”. Per sedare gli animi si è rivelato indispensabile anche l’intervento degli agenti del locale commissariato di polizia, diretto da Francesco Marino. Gli agenti hanno fermato l’uomo (F. M. le sue iniziali) di 63 anni, denunciandolo per l’ipotesi di minaccia, maltrattamento di animali e porto ingiustificato di arma da taglio. Il cucciolo di cane, razza Pittbull, è stato affidato ad un poliziotto dopo essere stato sottoposto a tutte le cure del caso da un veterinario del distretto sanitario dell’Asp, il cui intervento è stato sollecitato dalle forze dell’ordine. “L’episodio si è verificato nei pressi della chiesa del Rosario – commenta Massimo Greco, referente della Lipu e persona offesa – I passanti mi hanno segnalato che un uomo aveva picchiato, incatenato e tagliato le orecchie ad un Pittbull. Una volta giunto sul posto ho notato che il cucciolo aveva le orecchie sanguinanti. Il mio tentativo di intervenire – prosegue Massimo Greco – è stato subito bloccato con la minaccia di un coltello. Per fortuna i poliziotti si sono accorti di tutto e hanno individuato l’uomo, salvando dalle sue grinfie l’incolpevole cane”.

“Ci vogliono operatori specializzati”. Gli inquirenti del commissariato di via Calogero Zucchetto hanno avviato le indagini per verificare se il 63enne denunciato sia dedito ad effettuare amputazioni per fini estetici ai Pittbull, spesso utilizzati anche in combattimenti clandestini. Secondo il rappresentante della Lida “è stata interpellata anche l’amministrazione comunale – accusa Massimo Greco – che ha dovuto fare le spallette perché non è attrezzata per intervenire davanti queste emergenze. Cosi è stato un poliziotti a fare un passo avanti e prendersi in affido lo sfortunato quattro zampe. Il veterinario è intervenuto in commissariato. Per quanto ci riguarda – aggiunge Greco – potremmo garantire il servizio di controllo con le nostre trenta guardie eco-zoofile qualificate. Figure professionali che invece continuano ad essere ignorate favorendo l’avanzata di questi episodi brutali. Sicuramente se fosse accaduto in un’area periferica della città nessuno se ne sarebbe accorto. Non a caso sono ancora molti gli episodi di cani trovati morti nei sacchetti di plastica o impiccati”. 

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