Licenziato dopo un grave incidente in raffineria, l’azienda apre al reintegro: il lavoratore rimase ferito

 
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Immagini di repertorio

Gela. Un grave incidente tra gli impianti della raffineria Eni gli costò il posto di lavoro. Da quanto emerso, infatti, Roberto S. e altri sette colleghi si erano presentati al turno

di servizio con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.

L’incidente in raffineria. Proprio il dipendente di Versalis riportò le conseguenze più gravi, rimanendo ferito. Così, l’azienda decise di licenziarlo. Adesso, però, i legali della società hanno aperto lo spiraglio per la riassunzione. Non a caso, è già stata notificata una comunicazione con la quale si dicono disponibili ad una transazione che metta fine al procedimento davanti ai giudici civili. In primo grado, venne confermato il licenziamento. Il lavoratore, però, impugnò quel verdetto che, in appello, è stato ribaltato. I giudici di secondo grado ne hanno disposto il reintegro. I legali di Versalis, però, hanno a loro volta contestato la decisione davanti ai giudici di Cassazione che hanno annullato con rinvio alla Corte di appello di Palermo. Il legale di fiducia del lavoratore al centro dell’intera vicenda, l’avvocato Francesco Castellana, ha più volte sottolineato come il suo assistito abbia subito un trattamento del tutto diverso rispetto agli altri sette colleghi, rimasti invece nell’organigramma della società del gruppo Eni. Adesso, saranno i giudici palermitani a valutare gli atti anche se la transazione potrebbe chiudere l’intero procedimento e permettere al lavoratore di rientrare in azienda.

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