“Non potevamo cestinare il protocollo Eni”, il sindaco dal Polo Civico: larghe intese per fermare la crisi?

 
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Gela. Posti di lavoro che si continuano a perdere, l’emigrazione che si affaccia come unica soluzione alla moria occupazionale e tanti progetti rimasti al palo. Il sindaco e Eni. Sembra che la soluzione, almeno quella emersa nel corso del dibattito pubblico organizzato dal gruppo del Polo Civico, possa essere una collaborazione che non guardi in faccia le differenze di schieramento. Così, all’ex chiesa di San Biagio, c’erano il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, i vertici del Polo Civico ad iniziare dai consiglieri comunali Sandra Bennici e Guido Siragusa per finire con l’ex dirigente comunale Renato Mauro, il gruppo di Adesso Gela ma anche la Lista Musumeci, il Pd, l’indipendente Carmelo Casano, i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil e quelli del settore edile, oltre all’ex sindaco Angelo Fasulo. “Ci vuole coesione” ha esordito Guido Siragusa presentando l’iniziativa, seguito a ruota dalla collega Sandra Bennici. Il sindaco Domenico Messinese ha cercato di disegnare quanto fino adesso fatto dalla sua giunta. “In tanti, soprattutto all’inizio – ha detto – miravano a gettare nel cestino il protocollo d’intesa Eni. Noi non lo abbiamo fatto perché è l’unico punto certo dell’intera vicenda. Personalmente, non ne condivido i contenuti ma non potevamo ricominciare da zero”.

Le start up. Il Polo Civico, per bocca dello stesso Mauro, punta invece ad un’economia alternativa ad Eni “fatta soprattutto di start up. Cento in un anno per creare un indotto praticamente uguale a quello di Eni”. Il sindacato, con Emanuele Gallo della Cisl, non ha però nascosto le troppe storture del passato, ad iniziare dai contributi governativi e europei utilizzati da troppi imprenditori “solo per costruire capannoni e riaffittarli”. Quindi, almeno da quanto emerge, niente progetti faraonici ma investimenti mirati per evitare che la città, come ha più volte detto il consigliere Sandra Bennici, possa diventare “una città fantasma dalla quale tutti vanno via”. Di certo, il dibattito voluto dal Polo Civico apre spiragli politici per la giunta. La gran parte delle forze presenti non ha nascosto, già nelle scorse settimane, l’intenzione di collaborare con la giunta per cercare di arrivare a risultati concreti, senza dimenticare che un posto in giunta è ancora vacante dopo le dimissioni dell’ex assessore Eugenio Catania. 

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