“Niente mancette, fondi a Consorzio bonifica e Casa misericordia”, Di Paola: “Tavolo allargato si può fare”

 
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Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola

Gela. “Maxi emendamento? Io non mi sono fatto tirare per la giacchetta da nessuno né ho partecipato alla gara per mance e mancette destinate a sagre e feste”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola si smarca dalle polemiche alimentate soprattutto dalla norma sull’interpretazione autentica per la disciplina dell’ineleggibilità, inserita nel calderone del maxi emendamento. Una norma che ha fatto storcere il naso a tanti, soprattutto nel centrodestra, e che potrebbe incidere non poco su alcuni ricorsi in essere proprio per cause di ineleggibilità. E’ ancora aperto, tra gli altri, il caso del parlamentare di FdI Giuseppe Catania che deve affrontare l’azione giudiziaria avanzata da esponenti del partito gelese. Le luci si sono accesse sulla commissione bilancio, della quale fa parte anche Di Paola. “I miei emendamenti non riguardano per nulla questo ambito e comunque ho sempre votato contro provvedimenti di questo tipo. Non ho mai sostenuto il maxi emendamento e ci metto la faccia. I miei emendamenti invece riguardano il Consorzio di bonifica locale sempre più in crisi. Ho indicato la somma di duecentomila euro anzitutto per gli stipendi dei lavoratori e sono stato l’unico parlamentare in questi anni ad interessarsi di un ente veramente in difficoltà. Centomila euro invece li ho destinati alla Piccola casa della Misericordia per iniziative a sostegno di chi è più in difficoltà. Sono queste le iniziative che ho voluto sostenere. Avrei potuto destinare somme a feste, sagre e ricorrenze varie ma non l’ho fatto. Inoltre, in finanziaria cercherò di ottenere il sì per fondi rivolti all’elipista per l’efficientamento dell’illuminazione e delle strade. Purtroppo, da un punto di vista tecnico non era possibile inserire l’intervento nel maxi emendamento”. Su un piano decisamente più politico, Di Paola non rinnega affatto tutti i tentativi intrapresi per cercare di mettere insieme una vera e propria coalizione progressista ma che guardi pure ai civici. Negli ultimi giorni, non ci sono stati incontri. Però, rimane viva la pista che porta ad un tavolo allargato. “Penso ci possano essere le condizioni per tenerlo entro fine mese – aggiunge il parlamentare Ars – sono convinto che si debba scegliere un tema e ogni forza presente potrà farsi assistere da un esperto per approfondire la materia e poi se ne discuterà a livello politico. Il confronto deve esserci sui temi essenziali per la città”. A Palermo, Di Paola non esclude un eventuale discorso da aprire con “Sud chiama nord” di Cateno De Luca.

“In questi anni mi ha spesso attaccato – conclude – però io gli ho appena detto che se vuole arrivare all’obiettivo della presidenza della Regione deve lavorare di squadra. Vuole presentarsi alle europee? E’ sicuro che risulterà il siciliano più suffragato? Se ci sarà un candidato in grado di prendere più voti di lui, però, allora il sogno della presidenza della Regione si potrebbe chiudere ancora prima di concretizzarsi. Attualmente, il Movimento cinquestelle, il Pd e “Sud chiama nord” sono opposizione al governo Schifani. Dovremo anzitutto lavorare come una squadra compatta e fino ad oggi questo non si è visto”. Di Paola non esclude nulla e in città sta tenendo aperte tante “finestre”, non solo tra forze progressiste ma volgendo lo sguardo ai civici e all’area centrista.

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