“Non ho ancora letto la nota di FdI”, Sammito: “Se il Pef sarà votato possono andare al Tar”

 
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Il presidente Sammito

Gela. “Non ho ancora avuto modo di leggere la nota inoltrata dai tre consiglieri di Fratelli d’Italia. La domenica e l’1 maggio li dedico alla famiglia. Ne prenderò visione a tempo debito”. Il presidente del civico consesso Salvatore Sammito conferma la piena regolarità della seduta convocata in forma urgente per martedì mattina, poche ore prima di quella per la mozione di sfiducia, fissata invece nel primo pomeriggio. “Sulla convocazione di una seduta decide il presidente del consiglio – continua – se i consiglieri che hanno scritto ritengono che le loro ragioni siano valide, qualora il Pef all’ordine del giorno martedì mattina venisse votato potranno fare ricorso al Tar. Se il tribunale amministrativo gli darà ragione, prenderò atto della decisione di un organismo giudiziario”. Sammito ha proceduto alla convocazione nella serata di venerdì, dopo che la seduta sul Pef si era chiusa per assenza di numero legale. E’ stato il sindaco Lucio Greco a chiedere che si procedesse con una convocazione d’urgenza, visti i tempi stretti per l’approvazione del Piano economico finanziario del nuovo servizio rifiuti.

“Se vogliono spiegazioni – aggiunge Sammito – sono sempre disposto a darle. So di aver agito nel pieno rispetto dei regolamenti. Posso dare tutte le indicazioni che mi verranno richieste. Intanto, gli auguro una buona festa del lavoro”. Secondo i meloniani Salvatore Scerra, Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, che erano già stati molto critici sul Pef arrivato in aula, Sammito e l’amministrazione comunale avrebbero forzato la mano pur di arrivare al voto dell’atto prima del dibattito sulla mozione di sfiducia.

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