Opposizione insiste, “Greco si dimetta è colpevole del dissesto”: Morselli, “si rifanno la verginità”

 
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Gela. Senza i meloniani e il cuffariano Gabriele Pellegrino (non presenti in aula), il centrodestra intransigente ha comunque ribadito che il dissesto non lo voterà. Il leghista Emanuele Alabiso è stato chiaro. “Perché dovrei votare un dissesto sul quale non ho alcuna responsabilità? – ha detto – sono sempre stato all’opposizione e mai vicino alla giunta. Ho fatto il mio dovere di consigliere portando in aula le istanze dei cittadini. Il sindaco, peraltro, aveva spiegato pubblicamente che senza il riequilibrio si sarebbe dimesso. Penso sia arrivato il momento di farlo”. Il capogruppo forzista Rosario Trainito ha confermato la linea del partito. “Il sindaco sapeva ed è andato avanti per egoismo – ha riferito – come Forza Italia già da tempo avevamo indicato che non c’erano le condizioni per evitare il dissesto. Invece, nonostante la relazione dei revisori dei conti, il sindaco ha parlato ancora di un riequilibrio fattibile ma così non era. La responsabilità è sua. Si dimetta”. Il cuffariano Vincenzo Cascino, rivolgendosi al primo cittadino, l’ha invitato a dimettersi. “Serve un atto di coraggio – ha detto – fa male sentire che c’è la possibilità di una sua ricandidatura. E’ un sindaco che verrà ricordato anche per non aver dato seguito ad un programma per la festa patronale”. L’esponente di “Rinnova” Alessandra Ascia ha ricordato la possibilità data al primo cittadino congelando la mozione di sfiducia, nel tentativo di andare incontro alle richieste della Corte dei Conti. Ha fatto richiamo anche alle dimissioni poi ritirate. Ascia si schiera con il no alla dichiarazione di dissesto. “L’ente è andato avanti senza un ragioniere generale – ha continuato – non si possono adottare soluzioni parziali con gli incarichi a tempo. Si doveva procedere con un incarico fisso. L’ente aveva una cassa ricca. C’è qualcosa che non va. Il bilancio pubblico è un vero enigma anche per chi è uno specialista. Per dignità, non chiedo le dimissioni del sindaco”. Di “pagina triste” ha parlato l’esponente pro-Greco Giuseppe Morselli. “Una pagina triste soprattutto per l’atteggiamento di una parte di questo consiglio – ha riferito – si guarda al dito e non alla luna. Forza Italia grida allo sfacelo e quindi ha responsabilità. L’assessore Gnoffo ha avuto un ruolo importante in giunta. L’assessore Dc Licata ha avuto la delega al patrimonio, all’urbanistica e alla polizia municipale e si parla di ciò che non è stato fatto? Ma quanti consulenti sono stati nominati da questa giunta per il dissesto? Forse neanche uno ad eccezione di Centonze, per un mese e mezzo. In questa aula, si mente sapendo di mentire. Oggi qualcuno pensa di rifarsi una verginità. E’ stato fatto anche il tentativo ultimo per evitare il dissesto. E’ un ente in sofferenza numerica ma spesso il personale non è di buona qualità. Quale responsabilità ha l’amministrazione se il dirigente al bilancio si è dimesso? Tutta la giunta era convinta di poter riuscire a raggiungere il riequilibrio. Perché non si guarda al vero motivo del dissesto? Di questo si occuperà chi verrà a spulciare tutte le carte e vedremo di chi sono state le responsabilità. Si guardi alla luna e non al dito”.

“Un sindaco che non ha saputo governare, non ha saputo creare una squadra, un’armonia – è intervenuta la grillina Virginia Farruggia – dopo sei mesi dall’insediamento tenemmo un monotematico per conoscere le condizioni finanziarie del Comune e ci fu risposto che andava tutto bene. Ora, siamo al dissesto. Ci è stato detto che la colpa è delle amministrazioni passate. Oggi, in aula, manca un pezzo importante del consiglio che ha fatto dichiarazioni anche spinte, citando note e atti. Peccato che molti di loro erano nella maggioranza, con assessori. Non sento di avere responsabilità su quanto accaduto. Non abbiamo avuto voce in capitolo su questa vicenda. Sono in aula perché mi sento responsabile per la città”. Il dem Gaetano Orlando ha spiegato che il dissesto non lo voterà. “Abbiamo sostenuto il sindaco ma subito abbiamo capito che non c’erano le condizioni – ha detto – dovrebbe dimettersi”. “Chi ha prodotto la crisi finanziaria? – ha chiesto il civico Davide Sincero – l’amministrazione ha agito per individuare le colpe? Dobbiamo sapere. L’amministrazione sta scaricando tutto sul consiglio comunale? L’unica vera operazione verità è che non hanno capito nulla nella gestione della crisi finanziaria”.

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