Ospedale senza biberon da una settimana, disagi nel punto nascita

 
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Gela. In ospedale non ci sono biberon. Da una settimana le partorienti sono costrette a portarli da casa. Il banchetto delle forniture è libero da troppo tempo.

Qualcuno aveva cercato di addossare la colpa alle proteste portate avanti dal movimento dei Forconi. In realtà, tra le corsie ospedaliere del reparto di Ostetricia e ginecologia i biberon mancano ormai da otto giorni.

I titolari delle farmacie si sono attrezzati promuovendo confezioni specifiche per le partorienti. Ad aggravare la già precaria fornitura dei biberon, la particolare incidenza delle donne che preferiscono non allattare il proprio bambino direttamente dal seno. Secondo ostetrici e pediatri sarebbero addirittura nove su dieci le partorienti che preferiscono ricorrere al biberon o all’allattamento misto.

Intanto, il disagio sulla fornitura continua ad investire le mamme ricoverate nell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. La scorsa notte, il personale in servizio è stato costretto a negare un biberon ad una partoriente che non ha potuto fare altro che sollecitare all’acquisto al marito. Eppure il punto nascita di via Palazzi è stato elevato a secondo livello e riferimento per tutto il comprensorio, proprio dall’assessorato regionale alla Sanità.

La decisione, legata agli oltre mille parti registrati in città lo scorso anno, dovrebbe consentire il potenziamento del personale e delle attrezzature. Il reparto diretto da Michele Palmeri, conta invece solo sulla carta un organico al completo di nove medici. In verità due ostetrici che operavano nel punto nascita di Mazzarino non avrebbero mai preso servizio in città.

Un terzo è invece assente da oltre due mesi. In attesa che il management dell’Azienda sanitaria provinciale, retto da Paolo Salvatore Cantaro,  adotti un provvedimento risolutore del problema, i  medici in organico sono costretti a carichi di lavoro e garantire il servizio ambulatoriale di monitoraggio delle gravidanze a termine.

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