Progressisti e civici a confronto, scelte cruciali: su atti finanziari niente sì a priori

 
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Esponenti progressisti e civici

Gela. Le prossime scadenze amministrative sono state al centro di un confronto tra i consiglieri dei gruppi progressisti e quelli di “Una Buona Idea”. Ormai da mesi, nessuno nasconde più che ci sia un’intesa piuttosto consolidata e un’eventuale alleanza elettorale, per il prossimo anno, non è assolutamente da escludere. Grillini, dem, esponenti di “Rinnova”, i civici e l’indipendente Paola Giudice, più volte si sono mossi all’unisono e le dimissioni chieste al sindaco Lucio Greco e ottenute durante la seduta sulla mozione di sfiducia hanno solo ribadito che il percorso prosegue. E’ inevitabile che i consiglieri, come è emerso dall’incontro di mercoledì sera, stiano vagliando una strategia comune anzitutto sugli atti finanziari, a partire dal rendiconto che dovrà arrivare in aula (anche se i tempi sono tutt’altro che certi). Non ci sono obblighi verso l’amministrazione comunale, questo è stato ribadito senza se e senza ma. Le dimissioni del sindaco Lucio Greco e la sfiducia saltata, non sono da intendersi come preambolo politico ad un eventuale approccio soft agli atti finanziari. “Dipenderà dal contenuto della relazione dei revisori”, è stato spiegato. Progressisti e civici, allo stato, non si sbilanciano, soprattutto se dovesse essere rilasciato un parere negativo. Intese a prescindere con l’amministrazione sono da escludere. I “responsabili” non si sentono in obbligo rispetto alla giunta ma adotteranno tutte le precauzioni politiche del caso, solo a tutela della città. Ci saranno da assumere scelte immediate anche per l’Unione dei Comuni. Il tema non è tra le priorità assolute ma sicuramente i “responsabili” non intendono farsi imporre il tragitto dal centrodestra intransigente. Nessuno vuole che si creino condizioni tali da mettere a rischio i fondi per i progetti. Del resto, negli ultimi giorni, le distanze tra i due fronti di opposizione (da una parte i “responsabili” e dall’altra il centrodestra della sfiducia) si stanno dimostrando ancora più marcate.

Per progressisti e civici, il modus operandi del centrodestra che ha portato in aula la sfiducia in una fase tra le più difficili per le sorti del municipio, non può trovare giustificazioni neanche davanti agli ultimi sviluppi. Non credono ad un centrodestra di opposizione ora invece votato alla collaborazione sugli atti per la città. E’ probabile che ancora una volta le decisioni dei consiglieri di centrosinistra e di quelli di “Una Buona Idea” si riveleranno strategiche per le sorti dell’amministrazione comunale, con o senza sindaco.

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