“Addetti al verde spesso in pausa”, l’accusa di Caponetti dell’antiracket

 
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Gela. L’antiracket nutre sospetti sul corretto operato degli addetti alla cura delle aree verdi all’interno della zona industriale di contrada Brucazzi. Il presidente dell’associazione Gaetano Giordano, accompagnato dai suoi angeli custodi del commissariato di polizia, ha deciso di verificare il corretto operato del personale in forza per il centro direzionale Asi.

A fare scattare i dubbi, che potrebbero fare scattare le indagini delle forze dell’ordine, avere incontrato dei lavoratori con divisa e rastrello ma comodamente seduti in un’aiuola sotto un albero.

“Le pause di riposo sembrano troppo frequenti – commenta Renzo Caponetti, presidente dell’associazione antiracket “Gaetano Giordano” – Ogni volta che percorro con la scorta le strade interne dell’area industriale Asi mi accorgo di operatori con gli attrezzi in mano ma in evidente pausa lavorativa. In alcuni casi li ho visti seduti, sotto l’ombra degli alberi.

Chiederò di fare chiarezza per fugare ogni dubbio. Ho deciso di segnalare la vicenda ai vertici dell’Asi che dovranno indagare sul corretto operato degli addetti alla cura delle aree verdi. Spero di avere preso un abbaglio ma una verifica andrebbe avviata”.

Secondo le prime indiscrezioni gli operatori, ex lavoratori socialmente utili, sarebbero suddivisi per aree di competenza. In verità, proprio negli scorsi mesi è stata avviata con successo una intensiva attività di bonifica e pulizia delle aree verdi della zona industriale di contrada Brucazzi che ha permesso di eliminare numerose discariche a cielo aperto.

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