“E adesso risarcite noi e la città”, i gestori dei lidi balneari contro l’Eni

 
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Gela. Una campagna pubblicitaria risarcitoria in ambito nazionale che promuova l’immagine della città per cinque anni. Incentivi e sostegno alle attività commerciali del Lungomare. Sono queste le semplici richieste che i gestori dei lidi balneari e delle attività commerciali insistenti in viale Federico II hanno chiesto al Comune di girare all’Eni.

I danni, soprattutto nell’immaginario collettivo, provocati dallo sversamento di petrolio dall’impianto Topping 1 alla foce del fiume sono   difficilmente recuperabili. Ecco perchè una delle prime richieste, avallata tra l’altro dallo stesso assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Ventura, è quella di promuovere le bellezze della città con una azione di marketing ben curata che ovviamente il Comune non può accollarsi. L’azione invece risarcitoria contro la Raffineria sarà avanzata in maniera individuale. “Spetta ad ognuno dei gestori valutare la propria posizione – ha detto in maniera prudente il presidente di Confcommercio Rocco Pardo – la crisi aveva già dato una botta notevole ai ristoratori. Questo episodio rischia di essere una mazzata ancor più pesante”.

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