Rapine al Nord Italia con due finanzieri, un quarantenne gelese vuole lasciare i domiciliari: chiesti gli atti alla questura

 
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Gela. Prima di decidere su un’eventuale misura alternativa alla detenzione, i giudici del tribunale di sorveglianza di Caltanissetta acquisiranno informazioni direttamente dai funzionari della questura di Milano.

Le rapine nel Nord Italia. La decisione è arrivata rispetto al caso di un agricoltore gelese quarantenne, condannato in via definitiva a tre anni di detenzione con l’accusa di aver fatto parte di una banda, composta anche da due militari della guardia di finanza, in grado di mettere a segno diverse rapine nel Nord Italia. L’uomo, per il tramite del suo legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, dopo la condanna definitiva si è rivolto ai giudici nisseni del tribunale di sorveglianza per ottenere una misura diversa che gli possa consentire di lavorare. E’ attualmente ristretto ai domiciliari. I giudici, però, hanno deciso di chiedere maggiori atti sul conto del quarantenne ai funzionari della questura milanese. L’agricoltore vive da anni nella zona. La decisione definitiva sulla sua richiesta dovrebbe arrivare entro gennaio. 

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