Rapiti a Feudo Nobile e poi trucidati, a settant’anni da quei fatti il ricordo di otto carabinieri

 
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Gela. Sono stati ricordati gli otto carabinieri rapiti e successivamente uccisi settant’anni fa. Il ricordo dei caduti. Erano tutti in servizio nell’ex caserma dell’arma di contrada Feudo Nobile, ancora presente nonostante i decenni trascorsi. Nella chiesa del Rosario, è stato il vescovo Rosario Gisana a ricordare i caduti e quei terribili giorni, rimasti impressi nella storia locale e non solo. Alla celebrazione, c’erano i componenti dell’Associazione nazionale carabinieri, presieduta in città dal luogotenente Domenico Rescinniti, il maggiore Valerio Marra comandante del reparto territoriale e il colonnello Gerardo Petitto comandante provinciale. Non sono mancate neanche le istituzioni locali e la prefettura. Una mattinata, quella di oggi, vissuta proprio nel ricordo di otto militari che trovarono la morte nonostante il loro impegno in città, durante un periodo post bellico sicuramente tra i più difficili della storia.

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