Redditi sproporzionati, diventa definitiva la confisca dei beni di Fabio Fasulo

 
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Condanne per Fasulo e i suoi collaboratori coinvolti nell'inchiesta "Spin off"

Gela.  Diventa irrevocabile il provvedimento di sequestro e confisca dei beni nei confronti di  Fabio Paolo Fasulo, imprenditore/consulente aziendale, già coinvolto in diversi procedimenti penali. La Cassazione ha infatti dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi dello stesso Fasulo e dai terzi interessati. La confisca è così diventata esecutiva.  La Guardia di Finanza ha notificato il decreto allo stesso imprenditore.

Il provvedimento, scattato la prima volta il 27 aprile di due anni fa,  ha riguardato beni mobili e immobili dell’interessato o, comunque, rientranti nella sua disponibilità diretta o indiretta in quanto appartenenti a familiari conviventi. In particolare, è stato sottoposto a confisca l’intero capitale sociale di due aziende che si occupano di locazione immobiliare, una con sede a Gela, l’altra con sede a Parma, dove nell’ultimo biennio ha spostato il centro dei suoi affari,  27 unità immobiliari,  adibite ad abitazioni civili ed uffici, 6 auto, tra cui anche una Maserati, e 3 moto. I beni confiscati, il cui valore di stima ammonta complessivamente ad oltre 2.350.000 euro, sono stati affidati ad un amministratore giudiziario.

In particolare venne appurata la sproporzione delle ricchezze accumulate rispetto ai redditi dichiarati. A fronte della manifesta pericolosità sociale, il Tribunale di Caltanissetta applicò la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per 4 anni.

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