Resti di un cantiere smaltiti a Manfria, rifiuti speciali dati alle fiamme: scatta sequestro

 
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Gli scarti di lavorazione venivano bruciati

Gela. Avevamo già riferito negli scorsi giorni. Ora, la conferma arriva direttamente dalla capitaneria di porto. Accertamenti e sequestri sono stati effettuati in un’area a Manfria. I militari del nucleo operativo di polizia ambientale hanno individuato rifiuti, anche già bruciati, e comunque stoccati in maniera irregolare. Sono risaliti al titolare di un’impresa edile e al proprietario dell’area, che sono stati segnalati e denunciati. Il sequestro è stato convalidato dal gip e gli stessi militari hanno dato comunicazione al municipio.

A seguito di un’attività di appostamento e pedinamento, è stato notato personale di una società edile locale, intento a bruciare rifiuti speciali, quasi del tutto resti della
ristrutturazione di un fabbricato, sempre a Manfria. Le aree in questione, per un’estensione di circa 1.000 metri quadrati, sono state poste sotto sequetro preventivo. Era ormai diventata prassi smaltire i resti dandoli alle fiamme. Il sindaco Lucio Greco ha emanato un’ordinanza che impone al titolare dell’impresa edile e al proprietario dell’area di rimuovere i rifiuti e di bonificare. Dovranno farlo entro trenta giorni. In caso contrario, provvederà il Comune che si rivarrà proprio sui due.

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