“Riconciliazione nel Pd è possibile”, Fava: “Tutti dobbiamo bagnarci di umiltà”

 
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Giuseppe Fava

Gela. “Una riconciliazione interna nel Pd? Niente è impossibile ma tutti dobbiamo iniziare a bagnarci di umiltà”. L’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava darà manforte al neo commissario dem Giuseppe Arancio, chiamato a risollevare le sorti di un partito affossato dalle troppe contraddizioni intestine. Fava ha sempre avuto un dialogo politico piuttosto proficuo con l’ex parlamentare Ars e adesso dovrà contribuire a rimettere insieme i cocci democratici. “Ho massima fiducia in Arancio e anche per questo ho accettato di aiutarlo – precisa Fava – è inutile nascondere che i problemi del Pd locale nascono dalla tendenza all’eccessivo protagonismo di molti. Troppi si sono messi i gradi di generale. Per il resto, sono convinto che il Pd può ritornare protagonista. Il commissario Arancio non è stato scelto solo per riconciliare ma anche per lavorare su una prospettiva di alleanza che penso debba partire dai temi. Non si possono trascurare emergenze come la sanità locale, il bisogno di lavoro e il rilancio del settore agricolo anche attraverso il ciclo delle acque reflue. Se ci saranno più forze intenzionate a sostenere questi temi, che ben vengano. Altrimenti, si andrà comunque avanti”. Fava non intende toccare casi singoli ma è consapevole che l’operazione commissariale dovrà essere finalizzata a porgere la mano in direzione dei tanti che si sono allontanati dal partito. “E’ evidente che troppi, nel corso del tempo, hanno preferito prendere le distanze dal partito cittadino, ritenendolo fin troppo chiuso – continua – penso invece che ci siano tutte le possibilità di riaprire un dialogo. L’autorevolezza e l’esperienza di Arancio sono riconosciute da tanti, anche in modo trasversale. E’ da sempre un esponente politico e un medico stimato”. L’ex segretario cittadino Guido Siragusa, alla testa dell’ala critica, ha appena ribadito che rimangono aperte tutte “le questioni” che l’hanno portato a rassegnare le dimissioni, in piena rottura con aree del partito che si rifanno al componente della direzione nazionale Peppe Di Cristina e all’ex parlamentare Ars Miguel Donegani. Per Siragusa, tra gli altri aspetti, sul partito cittadino grava la candidatura a sindaco proprio di Donegani, che sarebbe una sorta di peso capace di affondare ogni tentativo di rinnovare.

“Sono sicuro che Arancio saprà aprire ai giovani – conclude Fava – candidati a sindaco? Non penso che il Pd dovrà necessariamente esprimere un candidato a primo cittadino. Se in un’ottica di alleanza, ci saranno alternative valide potremmo valutarle. Faccio solo un esempio, se il Movimento cinquestelle proponesse la candidatura del vicepresidente Ars Nuccio Di Paola, che ha sempre dimostrato equilibrio e volontà di aggregare, il Pd potrebbe decidere di valutare una soluzione di questo tipo. Tutto deve partire dai temi e da un programma veramente condiviso. Si dovrà decidere insieme”. Sarà un prosieguo certamente complicato quello che attende i dem locali e l’ala critica non sembra affatto convinta della scelta ricaduta su Arancio.

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