Terapie del dolore cronico, a Cefalù esperti da tutto il mondo a confronto

 
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CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – Sono sempre più gli italiani a soffrire di dolore cronico oggi considerato “una malattia nella malattia” con caratteristiche che variano da soggetto in soggetto. Caratteristica essenziale è il suo perdurare nel tempo dopo la risoluzione della causa. Il venir meno del rapporto di causa-effetto caratterizza, invece, il dolore acuto e quello persistente. Si parlerà dell’approccio medico al dolore cronico in un convegno internazionale, il Mediterranean Pain Forum, che per due giorni vedrà a Cefalù, venerdì 19 e sabato 20 maggio la partecipazione di esperti provenienti da diversi paesi europei, Stati Uniti e Emirati Arabi. Sede del congresso è la sala conferenze dell’hotel Costa Verde. Verranno presentati i più recenti studi per la cura del dolore cronico, i principali trattamenti interventistici mininvasivi e le possibili complicanze. La direzione scientifica del congresso è curata da Giuliano Lo Bianco, responsabile dell’unità operativa di analgesia e chirurgia percutanea della Fondazione Giglio, e dal dottor Simon J. Thomson, responsabile clinico del dolore e della neuromodulazione del MSE NHSFT di Londra.Tra gli specialisti internazionali coinvolti al Mediterranean Pain Forum ci sono il professore Miles Day del Texas, Agnes Stogicza di Budapest, Rafael Blanco degli Emirati Arabi, Georgios Matis di Colonia, Sadiq Bhayani di Abu Dhabi, Sean Li di Shrewsbury (Stati Uniti), Armando Barbosa del Portogallo. Diversi anche gli italiani, specializzati in vari discipline, che si alterneranno nei vari panel. “L’approccio alla cura del dolore cronico è cambiato -, sottolinea Giuliano Lo Bianco -. Così come il trattamento della patologia primitiva richiede l’intervento dello specialista, anche il dolore nella sua complessità necessita dell’intervento dello specialista in terapia del dolore, il quale non solo deve saper correlarlo ad una corretta diagnosi, ma anche somministrare farmaci analgesici appropriati compresi gli oppiacei, eseguire trattamenti interventistici mininvasivi e gestire il paziente anche dal punto di vista psicologico, coadiuvando la terapia e favorendo l’integrazione sociale. La scienza medica – prosegue Lo Bianco – fortunatamente ci viene incontro in questo campo, proponendo, oltre ai farmaci, tecniche sempre nuove come la neurorimodulazione nervosa elettrica (radiofrequenza) o la neurostimolazione midollare”.L’apertura dei lavori è prevista per le ore 9 di venerdì 19, mentre, gli interventi istituzionali sono programmati per le ore 14.30. E’ previsto il saluto del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano, e del direttore del Dasoe – Dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana, Salvatore Requirez.Il congresso si rivolge a tutte quelle figure professionali, sia medici specialisti, come l’anestesista, l’ortopedico, il neurochirurgo, il fisiatra, e non in ultimo, il medico di medicina generale, ma anche infermieri, con esperienza in terapia del dolore, che desiderino rafforzare le loro competenze tecniche o che vogliano ottenere una buona visione d’insieme dei principali argomenti d’interesse della medicina del dolore.foto ufficio stampa Fondazione Istituto Giglio di Cefalù, Giuliano Lo Bianco (ITALPRESS).