Un operaio minacciato tra i cantieri in Lombardia, gli puntarono una pistola: parte il processo d’appello

 
0

Gela. Avrebbe dovuto cedergli “in pegno” l’automobile nuova, dopo aver ottenuto con fatica gli stipendi previsti per l’attività svolta in cantiere.

L’operaio si è costituito parte civile. Al centro della vicenda, un operaio gelese che, negli scorsi anni, venne impegnato in alcuni lavori edili nella zona di Lodi. Per fare in modo che accettasse, sarebbe stato minacciato con una pistola. Dopo le condanne di primo grado, riprende a marzo il processo a carico di Giuseppe Valenti. I giudici del tribunale di Lodi lo condannarono a tre anni e tre mesi di reclusione. Stessa pena comminata al collaboratore di giustizia Gianluca Costa. In base alle indagini, sarebbero stati loro a minacciare l’operaio e ad imporgli di cedere l’automobile. Proprio Valenti, per il tramite del suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha impugnato la condanna di primo grado. L’operaio al centro della vicenda, invece, si è costituito parte civile con l’avvocato Angelo Licata. Il procedimento penale venne riaperto dopo la richiesta di una parziale archiviazione. Alla fine, ai due imputati furono contestate le accuse di tentata estorsione e rapina.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here