Un “reddito” agli operai dell’indotto senza più sostegni, arriva la proposta di Eni

 
0

Gela. Nuovo vertice alla Regione e, questa volta, arriva anche l’effetto finale.

Un reddito ai lavoratori dell’indotto? I vertici Eni sarebbero pronti a finanziare una serie di cantieri da destinare ai lavoratori dell’indotto, rimasti privi di qualsiasi copertura previdenziale. Somme che verrebbero attinte dal “gruzzoletto” delle compensazioni, ovvero i famosi 32 milioni di euro. La proposta è arrivata nel corso del vertice tenutosi nelle scorse ore a Palermo ed è sostenuta dal presidente della Regione. Allo stesso tavolo, i vertici del cane a sei zampe, l’amministrazione comunale e lo stesso presidente Rosario Crocetta, insieme al coordinatore locale del Megafono Laura Caci e al dirigente del movimento Francesco Castellana. Si tratterebbe, quindi, di cantieri transitori. Manutenzioni in città, interventi nelle aree in stato di abbandono e attività richieste anche dall’amministrazione comunale. Lavori che potrebbero attenuare l’assenza di un reddito, in attesa che i cantieri previsti in fabbrica dai manager della multinazionale possano concretamente partire. “Non mi pare sia una mossa elettorale o propagandistica – spiega il vice sindaco Simone Siciliano presente al tavolo – ci sono le condizioni e vanno valutate. La giunta non può che sostenere azioni di questo tipo, peraltro richieste dagli stessi operai dell’indotto Eni”.

La portualità. Il vertice, inoltre, ha consentito di mettere nero su bianco l’accordo sulla portualità, chiuso la scorsa settimana. Sembra quasi un’ulteriore tappa nella strada della pace tra la giunta del sindaco Domenico Messinese  il presidente Rosario Crocetta, da tempo in netto contrasto soprattutto davanti al caso Eni.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here