“Una centrale a bio-masse per l’energia pulita”: Cassarino chiede aree dismesse

 
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Gela. Ricavare energia dalle piante di pomodoro dismesse con un impianto di bio-masse a basso impatto ambientale. Il progetto garantirebbe riscaldamento alle abitazioni a costo zero. La proposta è di Franco Cassarino che si pone come contraltare alla politica per il rilancio del comparto agricolo invogliando l’Eni a concedere particolari aree dismesse all’interno del petrolchimico.

L’ambientalista ha annunciato un investimento di 8 milioni di euro per realizzare una centrale a bio-masse, capace anche di garantire a pieno regime occupazione per 15 unità.
“Una richiesta è stata inviata ai vertici della Raffineria e al prefetto – spiega Franco Cassarino – spero venga accolta nel più breve tempo possibile. Sono fiducioso nel progetto che potrebbe aprire nuovi scenari di collaborazione con il petrolchimico del colosso energetico Eni. Già negli anni scorsi la Raffineria aveva avviato progetti sperimentali del comparto serricolo. Studi che avevano dato risultati soddisfacenti per le colture dei prodotti locali. Potremmo usare le acque calde prodotte dall’Eni, per riscaldare le serre nella stagione invernale. Su questa scia so potrebbe lavorare per l’utilizzo di concimi, plastiche e carburanti agricoli. Siamo certi di essere una risorsa nel settore agricolo”.

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