Violenze sulla moglie e abiti dati alle fiamme, “ho perso la testa…mi scuso”: l’operaio arrestato va ai domiciliari

 
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Gela. “Ho perso il lavoro e ho esagerato. Non era mia intenzione causare tutto questo”. Si è difeso, davanti al giudice Marica Marino, l’operaio arrestato domenica notte dagli agenti di polizia. Arresto convalidato. E’ accusato di violenze sulla moglie e di aver dato alle fiamme gli abiti della donna. Il giudice, dopo averlo ascoltato nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari. Così, l’uomo, difeso dall’avvocato Ivan Bellanti, lascia il carcere di Balate. Domenica notte, i poliziotti sono intervenuti nell’abitazione del centro storico dove vivono l’uomo e la sua famiglia. La difesa ha cercato di ridimensionare quanto accaduto, escludendo precedenti violenze sulla consorte. In famiglia, negli ultimi tempi, la tensione sarebbe salita proprio a causa delle difficoltà lavorative dell’uomo. Intanto, verrà trasferito ai domiciliari, all’interno dell’abitazione di un familiare.

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