Yard industriale, sì raffineria: Siragusa e Cravana per coinvolgimento aziende

 
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Gela. Un consorzio pubblico-privato per rilanciare la nascita di un vero e proprio yard industriale: la pratica, in sostanza, non è stata abbandonata. Ieri mattina, i consiglieri comunali Guido Siragusa e Giovanni Cravana hanno incontrato l’amministratore delegato di raffineria Bernardo Casa e i delegati della capitaneria di porto.

Il punto scelto per realizzare un’intera area da destinare alla prefabbricazione di manufatti metalmeccanici, successivamente trasportabili via mare, è quella dell’ex dogana ricadente negli spazi attualmente gestiti dal gruppo Eni. Proprio l’amministratore delegato Bernardo Casa ha ufficialmente dato il proprio benestare all’utilizzo dell’area: raffineria, infatti, non ha alcun tipo di progetto su questi spazi. Adesso, Siragusa e Cravana, avendo avuto i primi segnali positivi anche dagli operatori della capitaneria di porto, cercheranno di coinvolgere gli imprenditori locali. Spetterà a loro, infatti, fare pressione per la realizzazione di uno yard che, almeno sulla carta, dovrebbe assicurare nuove possibilità per l’esportazione dei prodotti della metalmeccanica locale. L’amministratore Eni Bernardo Casa, comunque, ha rilanciato, durante il confronto, il più vasto problema dei collegamenti infrastrutturali: al momento, decisamente precari davanti ad esigenze produttive sempre maggiori. “Nelle prossime settimane – spiegano proprio Siragusa e Cravana – oltre a contattare gli imprenditori interessati, cercheremo di coinvolgere le istituzioni regionali. Solo in questo modo, il progetto potrà sperare in un futuro più certo”. Nelle scorse settimane, il primo cittadino Angelo Fasulo aveva escluso che l’iniziativa potesse rientrare nel programma comunale delle opere pubbliche.

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