A Scavone e Marchitello arrivano gli sfratti, a rischio decine di famiglie che hanno occupato gli alloggi Iacp

 
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Gela. Oltre cento famiglie disagiate dovranno sgomberare gli alloggi dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp).
A rischio sfratto ci sono famiglie che vivono da anni nella zona di Scavone. A deciderlo sono stati i vertici dell’ufficio casa che hanno fatto recapitare le lettere di sfratto forzato, deciso dopo una lunga azione legale. In alcuni casi durata decenni. E’ questo il tempo che ha permesso allo Iacp di accorgersi che quelle famiglie avevano occupato abusivamente gli appartamenti di via Osorno nel rione Scavone, nell’estrema periferia nord di Marchitello e in piazza Eleusi. I residenti abusivi annunciano azioni di lotta mirate alla rivendicazione degli alloggi che domani mattina potrebbero sfociare nell’occupazione degli uffici di Palazzo di Città. Chiedono il diritto di potere acquistare quegli appartamento, come già avvenuto per altre famiglie regolarmente assegnatarie delle case popolari. La perdita dell’abitazione, per molti di loro, potrebbe tradursi con l’intervento dei Servizi sociali e la successiva perdita della patria potestà dei figli nei casi limite. A fare scattare la reazione dei residenti delle famiglie abusive sono stati i blitz di sgombero avviato dai tecnici dell’ufficio casa, diretto da Umberto Ragona, con il supporto dei militari dei carabinieri e degli agenti di polizia municipale. In alcune circostanze sono state le donne a cercare di difendere il diritto all’abitazione facendo le veci dei mariti detenuti in carcere. Il responsabile dell’ufficio casa, contattato telefonicamente, ha preferito non rilasciare nessuna dichiarazioni in merito alla vicenda perché fuori città per motivi personali. Lo stesso ha assicurato la piena disponibilità, non appena rientrerà a lavoro. Intanto, domattina, è prevista l’occupazione del municipio.

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