“Accordo Morese da difendere e no al lavoro nero”: Gauci e Pardo riconfermati

 
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Gela.
Diritti dei lavoratori da rispettare, sia nei cantieri dell’indotto Eni sia nei campi della Piana di Gela. I segretari provinciali di Fiom Cgil e Flai Cgil, Orazio Gauci e Pino Pardo, sono stati riconfermati alla guida delle rispettive organizzazioni sindacali provinciali, dando priorità proprio a questi temi.

“Il protocollo firmato con raffineria e enti locali due anni fa – spiega Gauci – deve essere applicato. Ci chiediamo, solo per fare un esempio, che fine abbiano fatto le liste di disponibilità degli operai rimasti fuori dall’indotto. L’accordo Morese, proprio davanti ad una fase come quella attuale, non può morire. Era uno strumento molto più agile per consentire il riassorbimento dei lavoratori rimasti fuori dalla produzione”.
Al tavolo organizzato per il congresso dei metalmeccanici erano presenti anche il segretario della camera del lavoro Ignazio Giudice e il rappresentante della segreteria provinciale Cgil Alessandro Piva.
“Il lavoro nero tra i campi della piana – dice il segretario della Flai Cgil Pino Pardo – ci preoccupa perché mette a rischio l’incolumità ed il futuro stesso dei tanti operatori del settore”. Pardo, appena riconfermato alla guida della Flai Cgil provinciale, non nasconde altri timori.
“Vogliamo capire al più presto – conclude – quale futuro avranno i lavoratori del consorzio di bonifica alla luce della nuova riforma regionale che riduce a due il numero degli enti isolani”.

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