Gela. “Fratelli d’Italia? Non capisco questi annunci trionfalistici. Il partito non ha avuto nessun ruolo nella vicenda del porto rifugio, peraltro iniziata ben prima che questo gruppo politico avesse rappresentanza all’assise civica”. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito ritorna sull’accordo attuativo per i lavori nel sito portuale, ieri rilasciato dal governo Schifani dopo alcuni mesi di attesa. Ieri, ci sono stati interventi dei vertici meloniani, a partire dal titolare dell’assessorato alle infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, passando perf il deputato Ars Giuseppe Catania e fino al capogruppo consiliare Vincenzo Casciana. “Si è trattato invece di un lavoro condotto in sinergia dal comitato pro-porto, dal prefetto, dal sindaco e dal gruppo costituito a Palazzo di Città – aggiunge Sammito – ne ha fatto parte anche il consigliere Casciana ma già prima di aderire a Fratelli d’Italia. In politica, soprattutto davanti a temi delicati, si dovrebbe evitare la presunzione”. Sammito ribadisce il concetto.
“Io stesso, insieme al consigliere Casciana – continua – ebbi un incontro con l’assessore Aricò che all’epoca, sulla questione porto, sembrava quasi cadere dalle nuvole. Ora, invece, tutti si prendono meriti inesistenti. E’ una procedura che va avanti da anni, tra mille difficoltà. Il merito è della città e dei cittadini e ora dobbiamo attendere che partano effettivamente i lavori. L’Autorità portuale del presidente Monti ha strutturato un cronoprogramma dettagliato e ci sono state frequenti interlocuzioni con il sindaco Greco. Ora, la città aspetta un porto finalmente fruibile”. Sammito, sempre tra i più assidui riferimenti del centrodestra locale, sulla querelle del porto rifugio tiene a mettere confini precisi e lo fa anzitutto verso Fratelli d’Italia, fra i pilastri della nascente alleanza d’area.
