Assunzioni fittizie solo per le indennità Inps, tredici braccianti rinviati a giudizio

 
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Gela. Le assunzioni, secondo gli investigatori, sarebbero state solo fittizie, per consentire ai braccianti di ottenere le indennità dell’Inps. Sono tredici gli operai rinviati a giudizio, su disposizione del gup Roberto Riggio. Il presidente del tribunale ha accolto le richieste della procura. Gli accertamenti vennero condotti su un’azienda, operante nell’area rurale tra Gela e Butera, che sarebbe servita solo per consentire ai lavoratori di ottenere le indennità. Verifiche partirono per accertare lo stato dei dipendenti e dell’azienda. La contestazione di truffa ha portato davanti al gup gli operai che avrebbero incassato le indennità, senza averne diritto. Le difese si sono opposte alla richiesta di rinvio a giudizio. L’avvocato Rocco La Placa ha parlato di un’attività svolta effettivamente nei terreni dell’azienda. Non si sarebbe trattato, secondo questa ricostruzione, di un raggiro.

Per i legali, gli accertamenti furono effettuati solo sulla documentazione previdenziale e sui contratti, non invece nelle aree dove l’attività lavorativa si sarebbe svolta. Gli operai, inoltre, sono difesi dagli avvocati Gaetano Carluzzo e Paola Carfì. E’ stato disposto il processo per tutti i coinvolti.

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