Crollo pontile, assolti dirigenti e funzionari: indagine partì dopo cedimento di due anni fa

 
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Gela. Non andranno a giudizio. Sono stati assolti, con il non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”, i sei imputati che erano davanti al gup per presunte responsabilità nel crollo di un’ampia campata del pontile sbarcatoio. I fatti risalgono al gennaio di due anni fa. Dopo le indagini, le accuse di crollo colposo vennero concentrate su dirigenti e funzionari, sia comunali che regionali. Il non luogo a procedere è stato deciso per Raffaella Galanti, Santi Nicoletti, Emanuele Tuccio, Aldo Guadagnino, Giuseppe Battaglia e Olimpia Campo. Secondo i pm della procura, ci furono omissioni negli interventi che avrebbero dovuto consolidare la struttura, mettendola in sicurezza. Gli investigatori, nel corso degli accertamenti successivi al crollo, individuarono il deterioramento del calcestruzzo e la corrosione dell’acciaio. Tutti gli imputati e i rispettivi difensori hanno respinto gli addebiti, confermando di aver rispettato le mansioni previste per i loro uffici. Le contestazioni sono state mosse ai coinvolti che nel corso del tempo hanno avuto la guida dell’assessorato comunale ai lavori pubblici e del dipartimento regionale ambiente. Le difese, con produzioni documentali e ribadendo le indicazioni poste fin dall’inizio, hanno confermato che non ci furono correlazioni dirette tra l’attività amministrativa dei sei e il cedimento del pontile. Il giudice dell’udienza preliminare non ha individuato elementi per corroborare le accuse, confermate invece dalla procura.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Feliciana Ponzio, Rita Calò, Massimo Blandi, Dario Vecchio e Vincenzo Campo. Tutti hanno voluto essere sentiti per spiegare le proprie ragioni. Un ulteriore procedimento, scaturito da un altro cedimento della struttura, è attualmente in dibattimento. Ancora oggi, nell’imminenza dell’ottantesimo anniversario dello sbarco alleato, si discute del futuro di un pontile che presenta gravi carenze strutturali.

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