Debiti lumaca, la Corte presenta il “conto” a consiglieri e assessori: pagheranno?

 
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Gela. Dovranno spiegare il perchè dei presunti ritardi nell’approvazione di molti debiti fuori bilancio arrivati in aula consiliare: stando ai magistrati della Corte dei conti regionale, infatti, avrebbero inciso

anche sulla corretta definizione del patto di stabilità interno all’ente. Così, sono state notificate trentanove richieste di deduzioni, tutte arrivate a Palazzo di Città dagli uffici della corte palermitana.
Destinatari sono consiglieri comunali, in carica ed ex, assessori della giunta Fasulo e dirigenti di Palazzo di Città. In sostanza, qualora le deduzioni non trovassero accoglimento, rischiano di dover pagare di tasca propria. Al centro delle attenzioni, è finito il periodo compreso tra 2010 e 2012. Le richieste targate Corte dei conti sono pervenute, solo nelle ultime ore, anche agli uffici comunali.
Gli eventuli pagamenti da addebitare ai destinatari degli avvisi ammontano a cifre comprese tra i duemila e gli ottomila euro. I debiti fuori bilancio, quindi, continuano a produrre effetti nonostante la volontà dell’amministrazione retta dal sindaco Angelo Fasulo di dare esecuzione ad obblighi che, secondo molti, sarebbero rimasti troppo a lungo dimenticati. Davanti alle richieste di pagamento, c’è già chi controbatte tra i corridoi del municipio. “Abbiamo approvato i debiti fuori bilancio quando sono arrivati in aula – spiegano alcuni dei destinatari degli avvisi – perchè dovremmo pagare per aver adempiuto ad un obbligo di legge? Non siamo dirigenti. Chiedano spiegazioni, invece, a chi ha preferito tenere sotto chiave debiti che, ad anni di distanza, ritornano a galla”. 

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