Decine di clienti raggirati, pagavano per polizze assicurative “vuote”: condannata una broker

 
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Gela. Una truffa da oltre trentamila euro ai danni di decine di clienti di un’agenzia assicurativa locale.

Rilasciavano certificazioni prive di valore. Il giudice Silvia Passanisi ha disposto la condanna ad un anno di reclusione nei confronti della broker Rosy Cocchiara. In base alle accuse, avrebbe incassato i soldi dei clienti, rilasciando certificazioni assicurative prive di valore. Molti dei clienti raggirati, trovatisi con auto e moto sprovvisti di qualsiasi copertura, hanno dovuto fare i conti con i verbali rilasciati dalle forze dell’ordine. Dopo aver versato le somme per le coperture assicurative, pensavano di essere in regola, in realtà i loro mezzi erano del tutto sprovvisti di regolari certificazioni. Il giudice Passanisi, così, ha accolto la richiesta di condanna formulata dal pubblico ministero Tiziana Di Pietro. A chiedere la condanna della broker che, nel raggiro, avrebbe collaborato con un altro agente, a sua volta finito a processo, sono stati anche i legali delle tante parti civili costituite. Il giudice, alla fine, gli ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni, da definire in sede civile, oltre al pagamento delle spese processuali sostenute. La difesa dell’imputata, invece, a conclusione del giudizio abbreviato, ha escluso che ci fosse la volontà di raggirare i clienti dell’agenzia. Il legale ha sottolineato come l’unico danno sia stato causato alla compagnia assicurativa cui faceva riferimento la broker. Una linea non accolta dal giudice. Le parti civili si sono costituite con gli avvocati Carmelo Tuccio, Giovanni Cannizzaro, Giovanna Cassarà, Giuseppe Cascino, Maria Elena Ventura, Rosario Giordano, Riccardo Balsamo, Concetta Di Stefano, Ivan Bellanti, Giuseppe Ferrara e Francesco Cottone.

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