“Dissesto non è solo colpa di Greco”, Incardona (Tutti Insieme): “Alleanze non per i posti”

 
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Gianni Incardona

Gela. Fa parte del gruppo che porta avanti l’esperienza civica del movimento “Tutti insieme”. Il medico Gianni Incardona, al pari degli altri esponenti di questo soggetto politico (tra gli ultimi ad essersi ufficialmente costituito in città), è impegnato negli incontri interni che dovrebbero poi profilare il programma e le future alleanze. Di recente, al gruppo si è unito l’avvocato Giuseppe D’Aleo, già assessore comunale e con un lungo trascorso nell’area autonomista e di centrodestra. Sulle vicende che alla fine hanno condotto all’approdo del dissesto, Incardona, sulla scorta del confronto in atto nel movimento, è convinto che non tutte le responsabilità possano essere concentrate sul sindaco Greco. “Siamo convinti, come movimento, della bontà delle affermazioni del sindaco circa gli sforzi fatti negli ultimi mesi al fine di attivare un piano di riequilibrio con tutte le implicazioni necessarie per evitare la dichiarazione di dissesto dell’ente comunale. Il problema, purtroppo, è un altro. Siamo sicuri che le ripartizioni del Comune, con in testa gli assessori ai diversi rami, abbiano preso contezza della effettiva situazione debitoria dell’ente? Certamente non si può fare riferimento alla carenza dell’organico burocratico perché gli assessori devono assumere, dato che occupano un ruolo così delicato, le redini e devono essere di guida ed essi stessi rendersi conto della situazione. Se vediamo i risultati perfino delle decine di progetti definanziati o dello stato di quelli in corso d’opera, e dei quali per il momento non mi occupo – dice Incardona – si può ritenere che gli assessori e i pochi dirigenti sono stati assolutamente inefficienti. La colpa non può essere solo del sindaco e di questo si dovrà tenere conto nelle riunioni di preparazione delle alleanze”. L’emergenza del sistema sanitario locale è un altro aspetto affrontato dal gruppo. “Per quanto riguarda una riforma sanitaria in embrione e la cui bozza è stata fatta circolare non si sa per quale motivo – continua Incardona – non si può continuare a piangere e ad accusare Caltanissetta di tutte le disgrazie che avvengono nel nostro nosocomio. La verità è un’altra e cioè che bisogna aprire un confronto anche serrato e non polemico con il management del’Asp per cercare di ottenere il potenziamento delle professionalità dei vari reparti di eccellenza del nostro ospedale e cioè cardiologia, il laboratorio di analisi, medicina, senologia, gastroenterologia, ortopedia, rianimazione, radiologia, hospice e Oncologia. Un capitolo a parte merita il pronto soccorso che è giornalmente assediato da decine e decine di richieste di interventi anche e soprattutto di codici bianchi o gialli cioè di non urgenza. I pochi medici presenti in servizio sono assolutamente degli eroi riuscendo a fronteggiare una moltitudine di richieste spesso inutili. All’Utin, alla breast unit, alla neurologia-stroke unit ci sarà tempo di pensare. Non vogliamo credere a quanti dicono che c’è la possibilità di un grande ospedale già finanziato. Ci  sono già nella nostra città innumerevoli strutture della vergogna e incompiute: palazzo Ducale, l’ex chiesetta San Biagio, la biblioteca comunale, Porta Marina e Porta Vittoria. Ancora aspettiamo la riapertura del museo archeologico e i lavori non mi risulta procedano con speditezza. Per non parlare dello stato di degrado in cui versano Bosco Littorio, il parco delle rimembranze e le mura Timoleontee. Di tutto ciò si dovrà parlare nelle riunioni che si terranno in vista delle amministrative del 2024”.

“Tutti insieme”, attraverso la dirigenza, fino ad ora non si è mai sbilanciato sul tema delle alleanze e le evoluzioni potranno certamente esserci. “Un’alleanza extralarge rappresentata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e movimenti civici che non si sono appiattiti sulle posizioni della giunta Greco, sicuramente è foriera di probabile vittoria al primo turno. Certo, qualche difficoltà sorgerà nei rapporti con l’Mpa e l’Udc, non si sa da chi rappresentata in città, così come con la Dc e Italia Viva. Le alleanze non possono ridursi a richieste di assessorati o di candidature a sindaco. C’è la necessità nella nostra città, ormai sull’orlo del baratro, di questo ne siamo convinti – conclude Incardona – di ricercare unità di intenti nella risoluzione di problemi che riguardano la sicurezza, il rispetto delle regole, una macchina amministrativa-burocratica snella e rispondente solo ai bisogni della gente, un controllo del territorio più serrato. Alle periferie, alla pulizia della città, a Caltaqua, al porto, a Macchitella lab, ai finanziamenti, in itinere o tagliati, alle responsabilità dei dirigenti dell’ente, ai siti archeologici della nostra città trascurati e sottovalutati, alle royalties, penseremo a tempo debito quando ci sarà da sviluppare e sottoscrivere il programma”.

1 commento

  1. “All’Utin alla Breast Unit, alla
    Neurologia-Stroke Unit ci sarà tempo di pensare “.
    Si ci dimentica facilmente i fatti di questi giorni della bambina nata in ambulanza e trasportata in ospedale a Enna e` deceduta dopo qualche giorno , per non avere l’Utin a Gela , la Breast unit è necessaria tante donne si rivolgono al nostro ospedale , la Neurologia inaugurata a corto di medici chiusa psichiatria. I cittadini Gelesi meritano rispetto, i nisseni hanno un’ aspettativa di vita più alta di un cittadino Gelese e del suo comprensorio.

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