Fermati sulla 117 bis, Malvin Bodinaku rimane in carcere: domiciliari per il fratello Igland

 
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Gela. Igland Bodinaku lascia il carcere di Balate e viene trasferito ai domiciliari nella sua abitazione.

Arresti convalidati. Il fratello Malvin, invece, rimane in carcere. La decisione è arrivata dal giudice Manuela Matta che ha sentito i due giovani albanesi, da anni residenti in città, nel corso dell’udienza di convalida. I loro arresti, eseguiti dagli agenti di polizia del commissariato, sono stati convalidati. I poliziotti li hanno fermati lungo la 117 bis Gela-Catania. Igland Bodinaku è accusato di aver violato la misura della sorveglianza speciale, accompagnandosi ad altri pregiudicati, compreso il fratello minore. Malvin Bodinaku, invece, è ritenuto responsabile di aver violato la misura del divieto di rientro sul territorio italiano, dopo l’espulsione risalente alla scorsa estate. Il giovane, però, davanti al giudice, ha confermato di essere già stato giudicato per questi fatti, ad inizio anno, davanti ai magistrati di Milano. Venne arrestato in quella zona proprio per lo stesso motivo, ovvero a causa del rientro non autorizzato in Italia. Dichiarazioni spontanee sono state rese anche da Igland Bodinaku. A questo punto, il loro legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, potrebbe decidere di depositare un’istanza di scarcerazione soprattutto rispetto al caso di Malvin Bodinaku. A bordo dell’auto fermata dagli agenti di polizia, c’erano altri due giovani, a loro volta denunciati. Il pubblico ministero Lucia Lotti, in aula, ha chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere per entrambi.

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