Fondi Pnrr per il sistema Forsu a Timpazzo, Ministero impugna la decisione del Tar: nuovo giudizio

 
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Una delle aree della discarica Timpazzo

Gela. Il Tar Lazio, a fine settembre, ha rilasciato le motivazioni che fanno materialmente rientrare il progetto di Impianti Srr tra quelli finanziabili con fondi Pnrr. Si tratta della realizzazione di un nuovo sistema, nella piattaforma di Timpazzo, destinato alla produzione di biometano dal trattamento della frazione organica. L’investimento è ingente, da circa trenta milioni di euro. Stanziamenti che il management di Impianti ha individuato nell’avviso rilasciato dal Ministero dell’ambiente. Gli uffici romani, al termine della valutazione delle proposte, avevano però attribuito al progetto di Impianti un punteggio complessivo che non gli permetteva di collocarsi tra quelli finanziabili. Partì il ricorso al Tar Lazio per contestare i criteri di valutazione adottati. I giudici romani ne hanno rivisto favorevolmente solo uno che però consente alla proposta dell’in house di accedere al finanziamento. Il Ministero ha deciso adesso di agire in appello, davanti al Consiglio di Stato. I funzionari romani ritengono che le motivazioni addotte dal Tar non siano accoglibili. Chiaramente, il manager di Impianti Giovanna Picone ha disposto un mandato legale per costituirsi anche in questo secondo procedimento.

Al contempo, si agirà anche con ricorso incidentale. Per il management di Impianti, infatti, il Tar Lazio avrebbe dovuto accogliere tutti i motivi avanzati nel ricorso, riconoscendo punteggi superiori per i parametri previsti nel bando iniziale. Di conseguenza, l’in house che gestisce Timpazzo, portando avanti il servizio di raccolta rifiuti nei Comuni dell’ambito, e il Ministero, sono destinati a confrontarsi ancora una volta davanti ai giudici amministrativi.

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