Inchiesta Caponetti, conclusioni delle parti a gennaio: ci fu indagine su stanziamenti erogati

 
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Gela. Il giudizio abbreviato era già stato confermato dal gup, su indicazione della difesa. Le richieste della procura e della parte civile e le conclusioni della difesa sono state fissate però al prossimo gennaio. Nel procedimento a carico dell’ex presidente dell’antiracket locale Renzo Caponetti e della moglie, il presidente Roberto Riggio ha ritenuto necessario che le parti procedano agli interventi ad inizio del prossimo anno. Questa mattina, la procura ha prodotto documentazione, soprattutto un provvedimento di revoca di uno stanziamento sul quale si erano concentrate le verifiche degli inquirenti. Per gli investigatori, Caponetti avrebbe fornito dati e numeri della sua attività da esercente allo scopo di “trarre in errore” il Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, parte civile nel giudizio attraverso l’Avvocatura dello Stato (con il legale Giuseppe Laspina). In questo modo, secondo le accuse, riuscì ad ottenere stanziamenti destinati alle vittime di racket e usura ma sulla base appunto di dati ritenuti non in linea.

Lo storico presidente dell’antiracket, che lo scorso anno lasciò la guida dell’associazione proprio a seguito dell’inchiesta, ha sempre riferito di aver osservato tutti parametri previsti per conseguire i fondi, con verifiche condotte anche dalle forze dell’ordine. Il tribunale del riesame e la conferma poi della Cassazione, decretarono il dissequestro dell’ammontare e la restituzione all’esercente.

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