Giorni decisivi per proroga Ghelas, Inferrera pronto a tavolo contratto: a breve due nomine

 
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Gela. Entro il fine settimana, la giunta varerà la nuova proroga tecnica per Ghelas multiservizi. Dovrebbe avere durata almeno fino al prossimo dicembre. Le condizioni emergenziali delle economie municipali non permettono altre strategie immediate. Il nuovo contratto, invece, potrà arrivare sul tavolo del sindaco e degli assessori solo quando ci saranno maggiori certezze sugli sviluppi della crisi di bilancio. L’amministratore dell’in house, l’ingegnere Pietro Inferrera, da mesi punta ad una svolta concreta per il contratto che consentirebbe una programmazione a lunga scadenza. I sindacati, a loro volta, hanno sempre ribadito che il futuro dell’azienda passa proprio da un contratto pluriennale. Inferrera, la prossima settimana, cercherà di avere un confronto diretto con il sindaco Lucio Greco, in presenza del legale individuato per seguire lo sviluppo del sentiero che dovrebbe concludersi con il contratto. Il professionista etneo è stato individuato a conclusione di una procedura ad evidenza pubblica. E’ inevitabile che le forti incertezze finanziarie del municipio, assorbite dalla corsa al piano di riequilibrio, non possano fornire solidi appoggi all’opzione del contratto. La struttura interna di Ghelas, inoltre, si appresta a nuove scelte. Inferrera ha già fissato l’assemblea per la nomina del nuovo revisore legale e di un componente del collegio sindacale. Sarà decisiva l’ultima parola del sindaco. Ghelas rimane comunque un caso aperto. Il manager, fino ad oggi, è riuscito ad assicurare gli equilibri finanziari nonostante Palazzo di Città non sia sempre in linea con i pagamenti dei servizi. Negli uffici della società si sta predisponendo tutto il necessario per assicurare la tredicesima mensilità ai dipendenti. Inferrera, nell’ultimo periodo, ha avuto contatti con i consiglieri comunali della commissione sviluppo economico che non hanno mai tralasciato le sorti dell’azienda. Proposero una sorta di piattaforma, con diverse misure da attuare, per il rilancio.

“Onestamente, non mi convince il fatto che un contratto debba essere stilato con il consulente dell’assuntore – dice il presidente della commissione Rosario Faraci – mi sembra piuttosto anomalo. Spetta al committente, in questo caso l’ente comunale, indicare i servizi e predisporre il rapporto contrattuale. Ci sono tanti punti da chiarire, a partire proprio dai servizi. Vengono tutti garantiti da Ghelas? Ci sono stati servizi magari non resi o svolti solo in parte ma ugualmente pagati? Il contratto è fondamentale e va definito. La crisi finanziaria del municipio non consente di individuare le risorse sufficienti? Intanto, si proceda con il contratto e quando ci sarà la copertura necessaria potrà subito trovare attuazione. Non vorrei inoltre che in questo periodo ci sia un proliferare di consulenti che però alla fine non riescono a raggiungere i risultati previsti e non mi riferisco solo a Ghelas. L’Unione dei Comuni per la nuova programmazione dei finanziamenti non è ancora partita ufficialmente, ma è già stato nominato un esperto esterno. E’ giunto il momento di mettere da parte l’attendismo e invece di tracciare il futuro della società”. Il contratto dovrebbe essere lo sbocco naturale ma prima di tutto va valutata la piena attuabilità.

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