I blitz antidroga di Ferragosto, i tre giovani arrestati dai carabinieri davanti al giudice: fermi convalidati, imposto l’obbligo di firma

 
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Gela. Sono tutti stati arrestati a ridosso di Ferragosto, quando

i carabinieri del reparto territoriale hanno avviato una serie di controlli, anche nelle abitazioni, in cerca di droga.

I tre dal giudice. Adesso, il ventenne Davide Di Bartolo, il ventottenne Giuseppe Sammartino e il ventisettenne Francesco Scicolone lasciano gli arresti domiciliari, che gli sono stati imposti dai magistrati della procura dopo il fermo dei carabinieri. Nelle ultime ore, i tre, arrestati a conclusione di altrettanti mini blitz messi a segno dai militari, si sono presentati davanti al giudice Paolo Fiore. Il magistrato ha convalidato gli arresti, applicando però la misura dell’obbligo di firma che permette agli indagati di ritornare in libertà. Davide Di Bartolo, assistito dall’avvocato Paolo Testa, ha parlato nel corso dell’interrogatorio, cercando in parte di ridimensionare quanto accaduto. Nella sua abitazione, i carabinieri hanno sequestrato circa quindici grammi di marijuana oltre a centocinquanta euro. Il difensore ha insistito per una misura diversa dai domiciliari, alla fine concessagli. Obbligo di firma, a conclusione dell’interrogatorio, anche al ventottenne Giuseppe Sammartino. Difeso dai legali Giacomo e Maria Elena Ventura, il giovane si è presentato davanti al giudice. L’arresto è stato convalidato, ma i legali sono riusciti ad ottenere la sottoposizione all’obbligo di firma che, quindi, consente a Sammartino di tornare in libertà. Nel suo appartamento di via Tucidide, i carabinieri hanno sequestrato circa centocinquanta grammi di marijuana oltre ad un bilancino di precisione e a cinquecento euro. Lascia gli arresti domiciliari anche il ventisettenne Francesco Scicolone, bloccato dai carabinieri nella sua abitazione di via Ferrara, nel quartiere Borgo. Nell’immobile, sono stati trovati dieci grammi tra marijuana e cocaina e i carabinieri sarebbero arrivati al giovane dopo aver fermato un suo presunto cliente. Difeso dall’avvocato Rosario Prudenti, anche il ventisettenne si è presentato dal giudice Fiore. Il fermo è stato convalidato ma l’ipotesi di reato, come richiesto dal legale, è stata derubricata, facendo emergere la tenuità del fatto. Alla fine, anche per lui è scattato l’obbligo di presentazione alle forze dell’ordine, con il ritorno in libertà. Scicolone era già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.   

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