Il caso Eni, poche novità da Roma e un nuovo vertice il 20 gennaio: nell’indotto in bilico Smim ed Eurocoop

 
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Gela. A Roma si discute della possibile vendita di Versalis da parte del gruppo Eni mentre in città l’indotto collassa e il diretto teme l’ombra della dismissione. “Protocollo e accordo di programma in un’unica data”. Solo il 20 gennaio, casualmente in concomitanza con lo sciopero nazionale indetto da tutti gli operatori del gruppo Eni, le parti dovrebbero nuovamente confrontarsi sugli investimenti locali e sul contenuto dell’accordo di programma. Una conferma in tal senso arriva dal vice sindaco Simone Siciliano. “Stiamo cerando di far confluire in un’unica data, quella del 20 gennaio – dice – sia l’incontro sul protocollo d’investimento sia quello sull’accordo di programma. Non possiamo più limitarci ad analizzare quanto non si è ancora fatto rispetto all’accordo del novembre di due anni fa”. Insomma, una serie di tavoli che, almeno per il momento, non sembrano potersi rivelare decisivi davanti ad una crisi, soprattutto dell’indotto, senza precedenti.

Poche soluzioni per Eurocoop e Smim. Già domani, i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm incontreranno i responsabili della società Eurocoop. In ballo, ci sono oltre cinquanta posti di lavoro. Mancano i requisiti per un altro anno di cassa integrazione straordinaria e, quindi, il baratro si chiama mobilità. I segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese, a questo punto, potrebbero virare verso ammortizzatori sociali in deroga, seppur solo per i prossimi mesi. Strumenti, però, che dovrebbero essere finanziati dalla Regione anche se al momento non sembrano intravedersi le coperture finanziarie. I manager Smim, invece, hanno confermato la mobilità per almeno 115 dipendenti. Di conseguenza, si aprirebbero le porte del licenziamento. Niente proroga della cassa integrazione straordinaria e poche alternative in vista. Il tappo occupazionale, a questo punto, potrebbe saltare anche nella trattativa Sudelettra. In questo caso, a rischio ci sono almeno trentacinque posti di lavoro. Le parti dovrebbero incontrasi nei prossimi giorni, dopo il rinvio della riunione fissata per la settimana appena trascorsa. Niente novità neanche nella vertenza degli operai della Nuova X Gamma, in attesa di essere convocati dal prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta.  

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