“Il mio incarico nel Gac era già concluso”, Collura si difende in aula: “Mai nomina nel Flag”

 
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Il dirigente Antonino Collura

Gela. Era già ritornato in pianta stabile nei ruoli di Palazzo di Città e non faceva più parte della struttura tecnica del gruppo di azione costiera, quando venne definito il bando per la nuova linea di finanziamento Flag, destinata allo sviluppo del comparto della pesca. Il dirigente municipale Antonino Collura, questa mattina davanti al collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Eva Nicastro e Martina Scuderoni), si è difeso dalle accuse che gli vengono mosse dalla procura. L’ipotesi è di abuso d’ufficio. Secondo i pm, avrebbe sfruttato il suo ruolo di coordinatore tecnico del Gac per poi definire il successivo bando destinato agli incarichi nel Flag, partecipando per l’ottenimento (la sua fu l’unica candidatura). “Il mio rapporto con il Gac – ha detto Collura – si concluse nel 2015. Ci fu solo una proroga per altri quattro mesi, nel 2016, ma solo per chiudere la rendicontazione. Tutto mi era già stato saldato nel 2015. Nel 2016, ottenni solo un rimborso per aver accompagnato gli accertatori a Lampedusa, a verificare gli interventi effettuati con i fondi ricevuti dal Gac”. Il dirigente ha inoltre riferito di essere stato presente ad una riunione finalizzata al Flag ma solo come funzionario comunale e “per verbalizzare”. “Mi venne chiesto e mi occupai di redigere il verbale della riunione”, ha sottolineato. Come già rilevato dal difensore, l’avvocato Valentino Granvillano, il successivo bando per il Flag non sarebbe stato ritagliato su misura per Collura. “Venne definito quasi con un copia e incolla da altri bandi di Flag siciliani. Mi venne solo chesto di reperire bandi già pubblicati”, ha confermato l’imputato.

Ha risposto alle domande non solo della difesa ma anche del pm Lucia Caroselli, oltre che a quelle del collegio che lo sta giudicando. L’attuale dirigente del municipio ha voluto ancora rimarcare che la sua candidatura venne vagliata dalla commissione ma “non ci fu mai una formalizzazione dell’incarico”. Il Flag infatti non partì e di conseguenza anche il ruolo di coordinatore tecnico non venne mai assegnato. La decisione del collegio, a chiusura dell’istruttoria, dovrebbe arrivare il prossimo febbraio.

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