La maxi piantagione di marijuana a Spinasanta, i Giannone rimangono in carcere: hanno risposto al giudice

 
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Gela. Rimangono in carcere Nunzio, Giuseppe e Rosario Giannone. Il blitz a Spinasanta. E’ stato il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti a decidere la conferma della custodia cautelare disposta nei confronti dei tre agricoltori. Sono stati arrestati dagli agenti di polizia in contrada Spinasanta. Gli investigatori hanno individuato una maxi piantagione di marijuana e sotto sequestro sono finiti circa quaranta chili già pronti per essere piazzati sul mercato. Difesi dall’avvocato Salvo Macrì, i tre si sono presentati davanti al giudice. In base a quanto dichiarato, l’idea di avviare la piantagione sarebbe stata solo del trentenne Nunzio Giannone. Giuseppe e Rosario Giannone, invece, avrebbero scoperto quanto stava accadendo a Spinasanta solo lo scorso mese, contestando la scelta di Nunzio Giannone e decidendo di concentrarsi sul lavoro in altri appezzamenti di loro proprietà. A questo punto, proprio l’avvocato Salvo Macrì si prepara ad impugnare i provvedimenti emessi dal gip, con l’obiettivo di ottenere una misura diversa dalla detenzione a Balate. 

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